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  • Pasa a CM: 'Inter, un giorno tornerò! Strama? Zero colpe per la passata stagione'

    Pasa a CM: 'Inter, un giorno tornerò! Strama? Zero colpe per la passata stagione'

    • Marco Gentile

    Simone Pasa è un giovanissimo calciatore nato il 21 gennaio del 1994 a Montebelluna. Il ragazzo in questa stagione 2013-14 vestirà la maglia del Varese, in prestito dall'Inter, squadra nella quale è cresciuto e che grazie ad Andrea Stramaccioni ha potuto assaporare qualche presenza in serie A, nonostante una stagione non fortunata per i nerazzurri. In esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com il giocatore nel giro della nazionale Under 19 ha parlato della sua nuova esperienza di quest'anno, dell'Inter e del tecnico che l'ha lanciato in serie A, Andrea Stramaccioni:

    Simone, quali sono le tue aspettative per questa questa stagione? "Quello che voglio e spero è di riuscire a collezionare il maggior numero presenze con il Varese, voglio fare molto bene sia a livello personale che di squadra"

    Varese è una piazza importante per i giovani calciatori, le prime sensazioni che hai avuto? "Per me qui era tutto nuovo, è stata davvero una bella emozione vedere tutto questo interesse nei miei confronti. Varese è una piazza molto importante che lotta sempre per restare al vertice, ma, nel contempo è una realtà tranquilla che ti permette di lavorare bene"

    Con te dall'Inter sono arrivati Spendlhofer e Forte, ma anche Tremolada arriva dalla società nerazzurra, questo agevolerà il tuo inserimento? "Un pochino sì a dire il vero, ad esempio Spendlhofer lo conoscevo molto bene e avere dei calciatori in squadra con i quali hai un po' di confidenza in più ti aiuta molto, ma devo dire che tutti i compagni ci hanno accolto molto bene e già dopo tre giorni mi sentivo parte di questo bellissimo gruppo".

    Puntate alla serie A? "Spero di sì, è il sogno di tutti, quando uno gioca a questi livelli è l'obiettivo principale, lavoriamo sodo e  a fine stagione vedremo come sarà andata".

    Riavvolgiamo il nastro: parlaci del tuo esordio in serie A? "Quel giorno è stato indescrivibile anche se un po' me l'aspettavo di giocare perchè c'erano numerose assenze. E' stata un'emozione incredibile, sono cresciuto nell'Inter, ci gioco da quando avevo 14 anni, ed è stato un orgoglio per me. Ringrazio tanto comunque il tecnico  che ha avuto fiducia in me e mi ha dato questa fantastica opportunità".

    Quali sono state lo scorso anno le colpe di Stramaccioni? "Io credo che il mister non abbia avuto colpe. Dopo gennaio ci sono state una serie di infortuni gravi che hanno inciso pesantemente su tutto il proseguo della stagione. E' stata più una questione di sfortuna che di demeriti. Se ti ritrovi senza giocatori come Zanetti, Milito, Samuel e Cassano è normale che patisci".

    Con quale giocatore dell'Inter hai legato di più? "Ho legato molto con Cambiasso, Guarin e Juan Jesus. Il Cuchu è uno di quelli che aiuta molto i giovani calciatori e mi è stato tanto vicino. Mentre con Juan è stato molto più facile legare, visto che è molto giovane come me".

    Dei veterani chi ti ha dato il maggior numero di consigli? "Cambiasso, Zanetti e Chivu hanno dato una mano non solo a me, ma a tutti noi giovani".

    Le tue caratteristiche di gioco e il tuo modello se ne hai uno? "Sinceramente non ho un mito, sono un calciatore abbastanza completo, ho una buona intelligenza tattica e ho i piedi buoni. Devo migliorare sull' aggressività e ovviamente anche nel saper leggere alcune situazioni di gioco soprattutto quando sono schierato in difesa perchè è un ruolo che ricopro solo da anno, visto che prima giocavo da centrocampista centrale o da interno di centrocampo. Non nascondo che preferisco giocare a in mezzo al campo ma ormai il ruolo di difensore centrale lo sento mio".

    Fai il tifo per qualche squadra? "Quando ero piccolino tifavo l'Inter o meglio simpatizzavo per l'Inter. Ma non sono mai stato un "fanatico", uno di quelli che ha una squadra del cuore"

    Punti a tornare all'Inter entro due anni? "Ovviamente sì perchè l'Inter è una delle realtà migliori del calcio europeo, sono cresciuto lì e lavorerò per tornarci".

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