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  • Pavia-Como:| Le voci dallo spogliatoio

    Pavia-Como:| Le voci dallo spogliatoio

    • Filippo Gambarini

    Termina 2-1 la partita tra Pavia e Como. Il vantaggio degli azzurri, al 30', arriva ad opera di Verruschi, che dopo una grande girata deposita di destro il pallone alle spalle di un incolpevole Twardzik. La partita stenta comunque ad accendersi, i ritmi sono bassi e solo una debole conclusione del Como centra lo specchio della porta al 42': Facchin para sicuro il tiro di Doumbia, il più pericoloso dei suoi. Il rientro in campo dopo la pausa restituisce agli spettatori un Como più vivace, desideroso di recuperare lo svantaggio. Costante la presenza della squadra ospite nei pressi dell'area pavese, senza però riuscire a trovare alcun varco. Proprio questa mancanza di concretezza punisce il Como, che al 57' vede il Pavia raddoppiare grazie ad una bella punizione di Statella che si insacca all'angolino basso alla sinistra del portiere. A questo punto la trama è piuttosto scontata: Pavia dietro a difendere il doppio vantaggio, meritato forse non attraverso il gioco ma da un cinismo d'altri tempi. Il Como accorcia al 92' ma non cambia le sorti della partita. Vincono i padroni di casa, che si aggiudicano l'aritmetico accesso ai playout.

    PAVIA
     
    L'allenatore del Pavia, Giorgio Roselli, soddisfatto dal raggiungimento matematico dei playout: 'Il primo obiettivo è stato raggiunto. Finalmente possiamo mettere da parte la scaramanzia davanti all'evidenza dell'aritmetica. Siamo contenti perché è una vittoria meritatissima, leggermente sporcata dal gol nel finale. Spero che questi cali di attenzione non capitino più. Nei primi venti minuti abbiamo fatto molte azioni sulla destra e siamo andati facilmente al cross. Poi è arrivato il gol e avete visto com'è andata. Dobbiamo essere contenti, riposarci e concentrarci bene per la partita di domenica'. Roselli poi prosegue riguardo le differenze tra la gara odierna e quella di domenica prossima contro il Tritium: 'Sono sincero, io sapevo che il Como stava pagando un periodo difficile dal punto di vista psicologico, e oggi partivamo avvantaggiati. Con il Tritium sarà molto diverso, loro si conoscono a memoria e giocano bene. Hanno avuto una flessione nel girone di ritorno ma durante l'andata erano squadra di altissimo livello'.
     
    COMO
     
    Piuttosto deluso l'allenatore del Como, Ernestino Ramella: 'Fino alla mezz'ora non era successo niente, nemmeno un tiro in porta da nessuna delle due squadre. Sembrava una partita tranquilla destinata al pareggio, poi è cambiato tutto. Abbiamo creato poco, tre palle gol sono insufficienti per una partita di calcio. Il problema ora è mentale. In un attimo ci siamo ritrovati dall'altra parte della classifica e quando non si è tranquilli diventa tutto più complicato'. Un Ramella non soddisfatto ma che non si nasconte dietro alla sfortuna: 'Sicuramente non è un periodo fortunato, ci stiamo attaccando alla sfortuna perché sicuramente veniamo colpiti alla prima occasione ma non realizziamo abbastanza. Parliamoci chiaro: dopo il nostro girone d'andata non pensavamo di trovarci a questo punto. Ad oggi non ho paura di chi ci troviamo di fronte ma di noi stessi. Ormai quello che è passato è passato, abbiamo dieci giorni di fuoco, speriamo di farcela e raggiungere la meta'.

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