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    • Pavoletti tra Conte, Inter e il maiale Mou

    Pavoletti tra Conte, Inter e il maiale Mou

    • Federico Zanon
    Con uno così là davanti, è tutto più facile. Leonardo Pavoletti è il prototipo del numero 9, una punta che fa reparto da solo, che partecipa alla costruzione del gioco, che lavora per la squadra prendendo botte senza fiatare e, sopratutto, che fa gol. 13 in 24 partite di campionato, l'ultimo nel derby contro la Sampdoria, tutti segnati dentro l'area di rigore. Un attaccante che a 27 anni ha raggiunto la definitiva maturità, è ormai pronto per il grande salto. In una big e in Nazionale, il sogno di una vita. Per il mercato c'è tempo, per la maglia azzurra si attende la decisione di Conte, che potrebbe chiamarlo per il ritiro pre Europeo, in programma dal 16 maggio.

    DERBY DI MILANO - "Ho un contratto (fino al 2019 ndr) e qui sto da dio, quindi penso solo al Genoa". Pavoletti ha le idee chiare, ma il futuro non è così scontato. Se arriveranno offerte economicamente convincenti, soprattutto per Preziosi, potrebbe partire. Il condizionale è d'obbligo, Genova per Pavoloso è un'isola felice, ci penserà due volte prima di fare la valigia. Qualcosa si muove, il suo nome nelle ultime settimane è stato accostato a Lazio, Milan e Inter, a caccia di un nuovo attaccante.

    SEGRETO - Pavoletti è uno che ha fatto la gavetta, ha vestito le maglie di nove squadre diverse (Arnando Picchi, Viareggio, Pavia, Juve Stabia, Casale, Lanciano, Sassuolo, Varese, Genoa), ora raccoglie i risultati del duro lavoro. Il suo segreto? Non è la famiglia, non è una ragazza, ma un maialino vietnamita di nome Mou, che ha nulla a che fare con lo Special One. "Ce lo ha portato l’ex fidanzata di mio fratello - ha detto in una recente intervista -; era piccolo, ma ha mangiato tutto il giardino e ora pesa cento chili, è diventato un bel maialone. Al primo anno con lui ho vinto il campionato a Lanciano e ora me lo tengo stretto".

    Pavoletti tra Conte, Inter e il maiale Mou

     

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