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  • Per il nuovo ct c'è già un caso Pirlo

    Per il nuovo ct c'è già un caso Pirlo

    Riprendiamo a pubblichiamo lo stralcio di un pezzo scritto da Tommaso Pellizzari per Corriere.it, nel quale l'inviato del Corsera a Rio de Janeiro parla del caso Pirlo, destinato a mettere in difficoltà il prossimo ct della Nazionale, chiunque esso sia e qualsiasi decisione prenda in merito.

    Scrive Pellizzari: "Andrea Pirlo prima fa capire di avere intenzione di ritirarsi dalla nazionale (lasciando comunque aperto uno spiraglietto). Poi arriva la catastrofe contro l’Uruguay, e ci si aspetterebbe un rafforzamento del concetto. Ci si aspetterebbe di sentir dire che, a 35 anni, è il momento di lasciare ai più giovani. Anzi, a uno più giovane che si chiama Marco Verratti che tra l'altro al Mondiale brasiliano è sembrato l’unico davvero all’altezza del futuro e dell’eredità che Pirlo dovrebbe lasciare.

    E invece, il (grandissimo, è giusto ricordarlo) centrocampista della Juventus ci ripensa e fa sapere che lui c’è. Certo, se lo chiameranno. In altri termini, il nuovo c.t. azzurro, chiunque sarà, inizierà il suo mandato con questa alternativa: ipotesi a, continua a chiamare Pirlo in nazionale, per tentare la qualificazione ai Campionati europei del 2016 in Francia, quando Pirlo di anni ne avrà 37. Oppure, ipotesi b, spiegherà al n. 21 e alla nazione intera che ha deciso di puntare su Verratti. Quindi rischierà di passare per suicida, ingrato o cattivo per avere pensionato un grande campione che tutto il mondo ci invidia (tutto vero, basta leggere i giornali brasiliani, ma non solo) e che continua a dare prove di grande attaccamento alla maglia azzurra. Un buon inizio, no?".

     

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