'Tanto prima o poi bisogna affrontarle tutte'. E’ la solita frase trita e ritrita che accompagna ogni anno la presentazione del calendario di Serie A. Il Pescara degli stranieri non poteva non partire dall'Inter, di nome e di fatto, da sempre tra le squadre più internazionali del campionato italiano e non solo. Nella giornata del debutto i biancoazzurri giocheranno in casa contro i nerazzurri e la sfida Stroppa-Stramaccioni sa già un po' di derby. Alla prima del 1987 finì 2-0 per gli abruzzesi, potrebbe essere di buon auspicio.

Poi se si aggiunge che le grandi sarebbe sempre meglio incontrarle a inizio stagione, quando non sono ancora ben rodate - così si dice -, allora sembra sia andato tutto bene. Staremo a vedere se è vero, certo è che lo stesso problema se lo dovrà porre anche il Pescara, perché la squadra è in gran parte rinnovata, con elementi che sono al debutto, non solo nella massima serie ma anche nel calcio italiano. Il cantiere è ancora aperto. Poi ci saranno il Torino in trasferta, la Sampdoria in casa, Bologna fuori, Palermo all'Adriatico, trasferta a Cagliari e la Lazio. Questo il cammino delle prime giornate che, debutto a parte, non sembra essere impossibile.

Bisognerà di certo pagare lo scotto dell'inesperienza nella massima serie e oliare i meccanismi, ma già se si riuscisse a non perdere la prima e iniziare facendo subito punti, sarebbe un bel carico per il morale da portarsi dietro per affrontare al meglio il prosieguo, senza l'ossessione dei punti che potrebbe generare la tanto temuta ansia da prestazione. Le ultime sfide, quando i punti serviranno come il pane, saranno molto più difficili. Il Pescara dovrà giocare con il coltello tra i denti: Juventus, Roma, Napoli, Milan, oltre a Parma, Genoa e Fiorentina nel finale. Ma tanto, prima o poi bisogna incontrarle tutte.