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    Pjaca, così non sei da Juventus... ma neanche da Fiorentina!

    Pjaca, così non sei da Juventus... ma neanche da Fiorentina!

    • Giacomo Brunetti
    In settimana, internet ha fatto sobbalzare il video in cui Massimiliano Allegri viene immortalato durante una reprimenda nei confronti di Federico Bernardeschi, reo di aver sbagliato una giocata. "Non siamo alla Fiorentina", ha strillato l'allenatore della Juventus al calciatore: spiegando, poi, il contenuto non offensivo, bensì che evidenzia l'importanza di una giocata in base alla squadra nella quale si milita. E questo concetto, applicabile su tutti, è più che vivo nell'economia di Marko Pjaca, a cavallo proprio tra le due società in questione.

    OFFUSCATO - Un'altra prova scialba lo ha fatto finire nel mirino delle critiche. Il croato, fermo al tap-in davanti al portiere contro la SPAL, ha disputato otto partite, brillando solamente con gli estensi. Giocate, spunti e lampi, ma tanto appannamento. L'avventura in viola, iniziata di rincorsa, è vittima del ritardo di condizione dopo l'esperienza Mondiale, terminata a metà luglio, con la preparazione personale partita poco prima di Ferragosto. Pioli lo attende, lo schiera e auspica di averlo al 100% il prima possibile. Anche perché la Fiorentina, davanti, latita.

    NEL LIMBO - Pjaca deve ancora dimostrare tutto. La trattativa fiume che lo ha portato in riva all'Arno aveva esaltato la prospettiva di un tridente spettacolare con Chiesa e Simeone. L'italiano sta brillando, gli altri due no. E a una difesa di ferro si contrappone un attacco sterile, specialmente in trasferta, dove la formazione di Pioli non ha ancora vinto una gara, al contrario del rendimento in casa, che parla di en plein.

    IDENTITÀ - Nella stagione della verità, tutti lo stanno aspettando dopo gli infortuni che lo hanno colpito dal suo arrivo in Italia. Il controriscatto esercitabile dalla Juventus a fine anno, così, diventa un punto interrogativo. In realtà, con tale rendimento, rischia di vanificare un talento puro, cristallino, perché quando ha il pallone tra i piedi si vede che è diverso dagli altri. In questo modo, non è all'altezza di guadagnarsi spazio in bianconero e, paradossalmente, diventa un peso anche per la Fiorentina.

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