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  • Poggi a CM: 'Roma, uno dei più grandi club; ma qualcosa non funzionava...'

    Poggi a CM: 'Roma, uno dei più grandi club; ma qualcosa non funzionava...'

    • Andrea Scappazzoni

    E' uno dei tanti doppi ex di Torino-Roma, la sfida che andrà in scena domenica allo stadio Olimpico (quello piemontese): Paolo Poggi ha indossato sia la maglia granata che quella giallorossa, in due fasi molto diverse della propria carriera. In esclusiva per Calciomercato.com, l'ex punta (oggi 42enne) ci racconta il suo passato, con un occhio rivolto al presente dei due club e al match di domenica.

    Paolo Poggi, quali ricordi preserva di queste sue esperienze, in granata e in giallorosso?
    'Quelli di Torino sono ricordi importanti: ci ho giocato dal '92 al '94. Si tratta della squadra che mi ha fatto esordire in Serie A e con la quale ho vinto una coppa Italia, provando emozioni forti'.

    E con la Roma?

    'Ho assaporato il grande calcio, nella stagione 2000-01. E' stata un'esperienza fantastica: mi sono ritrovato in uno dei più grandi club d'Europa, a stretto contatto con grandi campioni'.

    Sembra però che l'avventura sotto la Mole le sia rimasta maggiormente nel cuore.
    'Beh sì. Ho avuto la fortuna di vincere, da protagonista, mentre alla Roma prima della vittoria dello scudetto non c'era un'aria esaltante: in quei sei mesi che hanno preceduto il tricolore qualcosa non funzionava'.

    Ha rimpianti per quanto non è riuscito a fare a Roma?

    'C'era Fabio Capello come allenatore. Mi ha dato l'opportunità di giocare e di far vedere il mio valore, ma non ci sono riuscito, non come avrei voluto. Di sicuro avrei potuto fare molto meglio'.

    Veniamo al Toro e alla Roma di oggi: quali sono i loro punti di forza?
    'A mio avviso entrambe sono votate all'attacco e in quel reparto sono più forti. Basta vedere che da una parte c'è Totti e dall’altra Bianchi: sono bandiere e icone, prima che grandi giocatori'.

    A proposito di Totti: la stupisce ancora questo 'ragazzino'?
    'Assolutamente no. Sta invecchiando dite? Io sono convinto che invece sono proprio gli ultimi anni ad averlo consacrato a livello mondiale: lui ha sempre fatto cose straordinarie, ma vederlo confermarsi ancora oggi dimostra grande spessore, non solo tecnico'.

    Da sponda Toro, invece, imperversa il 'caso-Bianchi': da ex attaccante, come lo giudica?

    'Io sono convinto che ogni società abbia bisogno di riferimenti, al di là dei programmi e dei progetti. C'è bisogno di riferimenti, prima che di giocatori: e Bianchi è un uomo di grande valore, oltre che un grande calciatore'.

    Cosa pensa della Roma di questa stagione?
    'A mio avviso ha iniziato con aspettative troppo alte: ricordiamoci che ripartiva con un progetto che, almeno nelle intenzioni, non era a breve termine. E ora comunque si ritrova a ridosso del quarto posto e quindi può ancora lottare per qualcosa di importante'.

    Il Toro sta deludendo?

    'Non credo. La squadra sta facendo il suo campionato, rispecchiando quelli che penso fossero i piani della società'.

    Domenica vedrà la partita? Per chi tiferà?
    'Penso proprio di non potermela perdere, ma la osserverò in modo disinteressato, senza tifare per l'una o per l'altra squadra'.


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