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  • Poker| I concetti base per divetare giocatori

    Poker| I concetti base per divetare giocatori

     

    Le strade che portano al Texas Hold' Em sono moltissime: c'è chi l'ha conosciuto attraverso la televisione, chi grazie ai giornali e a internet oppure la "colpa" è stata di qualche amico che si è vantato delle proprie vincite online. Il vostro interesse quindi è passato da teorico a pratico: d'altronde riuscire a giocare in rete è semplicissimo e bastano davvero due passi per ritrovarsi al tavolo virtuale. In tanti lo considerano un passatempo, qualcuno crede che possa essere un buon modo per far su qualche soldo extra, in pochi invece scommettono sulla potenzialità del giochino in questione. Ma perchè? Per vari motivi: primo fra tutti il vecchio motivetto che dice "della rete non mi fido". Depositare soldi, dare numeri di carte etc. "E poi chi mi dice che il gioco online sia regolare?" è un'altra frase cult del giocatore alle prime armi. L'articolo di oggi non vuol essere una crociata pro poker: l'intento è quello di sottolineare alcuni aspetti importanti sul come si diventa giocatori. Non importa se lo fate per divertimento, per arrotondare o per professione. Il primo passo, in ogni caso, è quello di far scattare qualcosa di "serio" nel nostro cervello che vada oltre le "leggende metropolitane".

    Come si diventa dunque un giocatore serio? Prima di tutto c'è la fiducia verso il mondo che andiamo a conoscere: in tanti (e credetemi ce ne sono tantissimi) se ne sono usciti con le teorie più disparate su come il gioco sia irregolare o "strano". I detrattori però non hanno mai provato coi fatti le loro idee. Questo problema però ne sottende uno ancor più grosso: la nostra onestà. In molti caso il nostro ego è talmente smisurato che non ci rendiamo conto di altro. Il giocatore perdente e scarso darà sempre colpa alla sfortuna o al software, non si chiederà mai "ma non è che il problema sono io?". No. Questo succede molto di rado. Il non voler ammettere i nostri limiti non ci aiuta di certo a diventare giocatori "seri". Il poker è un gioco basato sulle decisioni di lungo periodo, sulla matematica e sulla conoscenza del nostro avversario. Prescindere da tutto ciò è incredibilmente sbagliato. A molti sarà capitato di vincere un paio di sit and go e di credere di essere il nuovo fenomeno che da zero sbanca la room. Poi però questo "qualcuno" avrà incominciato a perdere perchè avrà fatto delle giocate sbagliate. Ma come? Prima eravate onnipotenti e ora? Che succede? Si è spenta la magia? No. Voi credevate che fosse magia, in realtà era semplicemente un momento in cui vi giravano le carte. Ma sappiate che esistono anche i momenti opposti.

    "Varianza": questa parolina dovrà iniziare ad entrarvi in testa se vorrete affrontare da giocatori VERI il mondo del Texas Hold'Em. Di varianza ne parlano gli articoli, ve ne parleranno i vostri amici più esperti, insomma ve la ritroverete in ogni dove. Cos'è la varianza? Senza usare termini prettamente matematici potremmo dire che è il metro per capire se le cose girano bene o no.

    Immaginiamo di tirare una moneta e di scommettere che uscirà testa: sappiamo che abbiamo il 50% di possibilità di azzeccare l'esito del lancio. Esce croce. Riproviamo ed esce di nuovo croce. Dopo dieci lanci il risultato è 9 volte croce e 1 testa e noi abbiamo sempre scommesso su "testa". La matematica ci dice che in 10 lanci "teoricamente" dovrebbe uscire 5 volte testa e 5 croce (il campione è ridicolo ma immaginate 100.000 lanci). Aver perso per 9 volte su 10 significa che la varianza è stata negativa. Ci sarà anche un momento di varianza positiva ma il giocatore scarso (e qui torniamo al poker) tende a pensare che quella che in realtà è varianza positiva sia bravura mentre la varianza negativa sia sfortuna.

    Ovvio che il poker non è un gioco da 50% e quindi le capacità di ognuno definiscono la nostra "carriera" pokeristica. Il poker è un gioco di lungo periodo e se nel lungo periodo prenderete le decisioni corrette anche la varianza s'inchinerà.

    Riassumendo quindi i concetti fondamentali (di base) per cominciare ad essere un giocatore di Texas Hold'Em sono:

    • Fiducia nel mondo virtuale (nessuno userà la vostra carta di credito e nessun software vi odia)
    • Umiltà (il nostro ego può giocare brutti scherzi)
    • Preparazione matematica (calcolo delle probabilità, varianza etc)
    • Non limitiarsi a giocare 10 o 20 tornei prima di autogiudicarsi

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