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  • Premier: Berbatov da record, Chelsea ci sei? Balotelli toppa, l'Arsenal è grande

    Premier: Berbatov da record, Chelsea ci sei? Balotelli toppa, l'Arsenal è grande

    Il Chelsea abdica. La notizia era nell'aria, la conferma è arrivata nel weekend. 1-1 a Newcaste e primo posto regalato al Manchester United, tanto per essere buoni. Qualcosa non va e gli infortuni, la sfortuna, non possono essere le uniche cause di un malessere che dura ormai da tre partite. L'addio di Arnesen, le continue voci su Pep Guardiola stanno turbando un ambiente che ha bisogno di serenità per ritrovare una vittoria scaccia crisi. E Ancelotti, per la prima volta da quando è sbarcato a Londra, si ritrova sulla graticola.

    Chelsea secondo, Manchester United nuova capolista. Ancora una volta il vecchio Ferguson l'ha spuntata. Si è tenuto stretto Berbatov, nonostante le critiche e le offerte arrivate in estate. Lui titolare, gli altri attaccanti (in assenza di Rooney) a fargli da spalla. L'ex Tottenham e Bayer Leverkusen ha ripagato la fiducia del tecnico scozzese con 11 gol in 13 partite di Premier, cinque nell'ultima sfida contro il Blackburn. Berbatov come Defoe (Tottenham-Wigan 9-1 del 2009), Shearer (Newcastle Sheffield Wednesday 8-0 del 1998) e soprattutto Andy Cole, l'ultimo giocatore dei Red Devils a segnare cinque gol in un match (United-Ipswich 9-0 del 1995).


    Tiene il passo l'Arsenal che espugna con autorità il Villa Park. L'ex Pires c'è e gioca dal primo minuto ma i Gunners sono in giornata di grazia. Wenger in 90 minuti ha le risposte al ko di Champions contro il Braga e a Mourinho, che l'aveva etichettato come perdente. Certo è solo una vittoria, la strada è ancora lunga. Ma per l'Arsenal questo potrebbe essere l'anno della svolta, soprattutto se chi c'è là davanti si dimentica il freno a mano tirato. Non lo è ancora per il City, avanti al Britannia Stadium grazie ad una magia di Richards, ma raggiunto nel finale da una rasoiata di Etherington, con la gentile complicità di Hart. Balotelli gioca tutta la partita, crea una sola occasione da gol e continua la sua personale sfida con gli arbitri: gli insulti a Walton sono in italiano, il direttore di gara non capisce o fa finta di niente.

    Sarà un lungo anno per il Liverpool, rimontato e sorpassato a Whie Hart Lane dal Tottenham. Skirtel in versione dottor Jekyll e Mr. Hyde segna il gol del vantaggio e l'autorete del pareggio, poi dopo un rigore calciato fuori da Defoe (il secondo consecutivo sbagliato dagli Spurs), Lennon in contropiede fa 2-1. Una sconfitta resa ancora più amara dall'infortunio di Carragher, fuori un mese per un problema alla spalla.  

    In coda Ebanks-Blake regala tre punti vitali al Wolverhampton, mentre torna alla vittoria il West Ham, 3-1 contro il Wigan, che sbaglia un rigore con la meteora Boselli. Avram Grant per il momento è salvo.


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