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    Recoba: 'Inter, che gioia il ritorno in Champions! Lautaro è un campione. Sull'Uruguay e Messi...'

    Recoba: 'Inter, che gioia il ritorno in Champions! Lautaro è un campione. Sull'Uruguay e Messi...'

    "Champions? Ho provato una grande gioia. L’Inter è tornata sul palcoscenico che le spetta di diritto. Assurdo restare fuori dall’Europa che conta per così tanti anni. Ai miei tempi era l’obiettivo minimo, Massimo Moratti regalava alla gente squadre sempre di altissimo livello". Alvaro Recoba, ex attaccante nerazzurro, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. "L'Inter può tornare a sognare almeno lo scudetto? Bisogna sempre pensare in grande quando si indossano certe maglie, in generale serve comunque un minimo di calma. L’importante è riconfermarsi subito fra le grandissime del campionato per poter poi pianificare un assalto concreto al traguardo massimo nel 2019-2020. Credo che la società stia facendo i passi adeguati nei tempi giusti, e mi sembra che la gente stia apprezzando. E’ stata infatti impressionante la risposta allo stadio dei tifosi".

    SUI NUOVI ACQUISTI - "Sono ottime operazioni. Lautaro Martinez? Lo conosco, è un colpo di altissimo livello. Potenzialmente parliamo di un campione vero, del futuro dell’attacco argentino, di uno di quelli che anche ai miei tempi avrebbero potuto inseguire una maglia da titolare. Non è un caso che lo volessero i più grandi club europei. L’importante è che l’Inter sappia proteggerlo adeguatamente soprattutto nei primi mesi".

    SULL'URUGUAY - "C’è parecchia incredulità, non siamo abituati a passare il turno dopo appena due gare, di solito soffriamo all’inizio. Eppure non mancano le critiche qui da noi. Si evidenziano soprattutto i limiti di gioco, c’è la convinzione che senza un salto di qualità ulteriore sia difficile andare troppo avanti. Penso che in una competizione simile, soprattutto all’inizio, conta solo vincere e passare velocemente il turno. E poi per tradizione l’Uruguay è sempre stato concreto, spigoloso, quasi mai spettacolare, esempio soprattutto di compattezza, concentrazione e voglia di sacrificarsi per il bene comune. Il tutto, naturalmente, con un ottimo tasso tecnico in generale. E’ questo il nostro modo di vivere il calcio. Dove può arrivare la Celeste? Fino in fondo. Il nostro problema era passare la fase a gironi. Nella gara secca, invece, sono gli altri a doversi preoccupare di noi: saremo un brutto cliente per chiunque. La squadra è tosta, unita. Cavani e Suarez, stelle di prima grandezza a livello internazionale, qui si sacrificano come gli ultimi dei gregari".

    SUGLI OTTAVI - "Uruguay contro Spagna o Portogallo? Occhio a dare tutto per scontato, in questo Mondiale si sono già viste parecchie sorprese, e nei panni dei portoghesi in particolare io starei molto attento all’Iran, squadra da non sottovalutare. Tra le due preferisco incontrare il Portogallo: hanno Cristiano Ronaldo, che è un fenomeno, ma in generale è comunque più prevedibile, più adatto alla nostra filosofia. A livello di gioco la Spagna è secondo me la più forte di questo Mondiale: prendono palla al 1' e te la restituiscono al 90'". 

    SUL FUTURO DELLA CELESTE - "Non siamo impreparati, il nostro vivaio continua a funzionare. Penso ai centrocampisti Bentancur della Juventus, Torreira della Sampdoria e Valverde che ha giocato nel Deportivo la Coruna ma è di proprietà del Real Madrid. In attacco crescerà bene il 21enne Maxi Gomez del Celta Vigo. Dietro, Tabarez ha già segnalato il terzino Saracchi. E ce ne sono molti altri in arrivo dalle nazionali giovanili, insomma l’Uruguay è vivo».

    SULL'ARGENTINA - "Sono arrivati in Russia con troppa pressione addosso. Ed è bastato che Messi soffrisse un po’ perché la squadra si sfaldasse. Leo stesso sente forse in maniera eccessiva certe responsabilità... Credo che in questo senso debbano imparare dall’Uruguay: capire i loro limiti, che non sono comunque molti, fare gruppo, soffrire per la squadra e sfruttare poi i fenomeni là davanti. L’Argentina è ancora in corsa, serve la scintilla giusta e io credo che se Messi passerà il turno poi saranno guai per tutti".

    MESSI O CRISTIANO RONALDO? - "Io dico sempre Messi".

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