Come un attaccante conta i gol realizzati, lui conta i rigori neutralizzati. Emanuele Belardi è uno 'specialista' del settore. Tante le vittime illustri - da Shevchenko a Cassano - che nel duello dagli undici metri ci hanno rimesso le penne. E se la Reggina può ancora sperare di agganciare un posto utile per i playoff, lo deve proprio al portiere di Eboli che, nelle ultime due gare, ha ipnotizzato Farias e Regonesi.

Ma Belardi rappresenta anche una guida carismatica per il gruppo, portando con sé un bagaglio d'esperienza notevole. L'ex estremo difensore di Juve e Udinese, infatti, ha scritto pagine importanti della storia della Reggina nel corso dell'ultimo quindicennio. E, tra le fila degli amaranto, è l'unico superstite di quello spareggio Reggina-Verona del 2001, che condannò la compagine dello Stretto alla prima retrocessione in B dopo l'approdo in massima serie. Ecco perché, pur non giocando titolare quella gara, conosce bene l'importanza della sfida che si ripeterà domani sera al 'Granillo' quasi undici anni dopo. 'Martedì tutti al Granillo  - ha cinguettato il portiere su Twitter -, abbiamo bisogno di voi, da soli per noi è dura!!! Crediamoci fino all'ultimo respiro!!!!!'.

Sarà una sfida particolare anche per Roberto Breda. L'attuale tecnico amaranto ha infatti guidato la Salernitana nella scorsa stagione - tra le fila dei granata militava anche Antonino Ragusa -, portando i campani sino alla finale playoff di Prima Divisione, persa proprio contro gli scaligeri. Per consumare la vendetta sportiva Breda potrebbe affidarsi ad Emiliano Bonazzoli, di ritorno dalla squalifica.