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  • Ricavi, il Napoli nel 'top club' dei trenta

    Ricavi, il Napoli nel 'top club' dei trenta

    • Giovanni Scotto

    Il Napoli non cresce, ma neanche decresce dal punto di vista dei ricavi. Ad evidenziare la stabilità del club di Aurelio De Laurentiis (nella foto) è la nota agenzia di revisione finanziaria Deloitte. È stata, infatti, stilata una nuova classifica delle società calcistiche europee, chiamata Football Money League. Naturalmente bisogna dire che la stagione riguardante è quella 2015-16 dove il Napoli non incassò i soldi della Champions. Champions conquistata poi dal Napoli di Sarri nel torneo successivo. La società partenopea resta al 30esimo posto con un fatturato di 142, 7 milioni, tenendo invariata la sua posizione (ma crescendo dai 125,5 milioni di ricavi della stagione precedente). A comandare c’è il Manchester United che dalla terza posizione è volato alla prima con 700 milioni superando il Real Madrid terzo. Davanti agli azzurri ci sono quattro italiane e si tratta delle solite.

     

    Al decimo posto c’è la Juventus con un fatturato da 341,1 milioni. Seguono Roma (218,2 milioni) e Milan (214,7 milioni) al quindicesimo e sedicesimo posto. Prima del Napoli, tra le italiane, anche l'Inter (179,2 milioni) che si piazza diciannovesima. Per il resto è un dominio inglese: nelle prime dieci posizioni, cinque sono occupate da club della Premier. A prescindere da tutto è una buona notizia per De Laurentiis. Essere tra le prime trenta società nella classifica dei ricavi d’Europa non è da poco. Anche in virtù del fatto che nella prossima graduatoria della Deloitte salirà di posizioni visto e considerato che ha giocato in Champions ed è arrivato al momento almeno agli ottavi. Quindi sicuramente il fatturato salirà. Per poter, però, essere al passo degli altri bisogna fare qualcosa in più. Ecco, quindi, la possibilità di espandere il brand Napoli in Cina e Oriente. La presenza di Maradona in società una volta risolti i problemi con il Fisco potrebbe essere fondamentale per riuscire a portare altri investitori nel club azzurro e soprattutto altri sponsor internazionali. Deala fa bene il suo lavoro ma da solo può fare veramente poco. Ecco, quindi, il Pibe può essere sceso veramente dal cielo

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