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    Rizzoli: 'Cori razzisiti? Gli arbitri hanno l'obbligo di fermare la gara. Meno rigori? Col var ci sono meno simulazioni'

    Rizzoli: 'Cori razzisiti? Gli arbitri hanno l'obbligo di fermare la gara. Meno rigori? Col var ci sono meno simulazioni'

    Intervenuto ai microfoni di Radio Rai, il designatore arbitrale Nicola Rizzoli ha commentato l'andamento degli arbitri, del Var e, soprattutto, delle contromisure da adottare in caso di cori discriminatori.

    GIORNATA POSITIVA - “Siamo soddisfatti, non è mai facile esserlo dopo una domenica di Serie A ma questa volta lo siamo decisamente. L’incontro della settimana scorsa? L’intervento è in funzione delle dinamiche di gioco. La volontà è di eliminare gli errori. Abbiamo commesso qualche errore che adesso abbiamo aggiustato con la linea di intervento e di utilizzo.


    SI' AL VAR IN SERIE B - "VAR anche in Serie B? Ci stanno pensando. E’ una questione di costi, risorse e uomini. Va verificato a pieno prima di poter dire sì o no. Se si comincia non si può farlo a metà. Bisogna cominciare al 100%. Nel momento in cui la Lega B riuscirà a trovare le risorse adeguate, allora potrà anche iniziare questo progetto".

    RIGORI - "Si danno meno rigori. Perché? Le statistiche ci danno degli spunti di ragionamenti da fare. L’anno scorso erano aumentati del 5% rispetto al passato, che però non è un dato significativo. Quest’anno sono diminuiti, ma se li mettiamo in contrapposizione con i dati delle simulazioni, ci fanno capire che i giocatori sono più attenti sia a cercare il fallo che a commetterlo. Sanno che è più difficile sfuggire al controllo del VAR e dell’arbitro”.

    I CORI - "Interruzione delle partite per cori? Ci siamo confrontati e sono atteggiamenti assolutamente da perseguire. Con Gravina ci siamo confrontati dicendo che c’è già una procedura ufficiale che richiama ai problemi di razzismo o di razzismo territoriale. Bisogna fermare la gara, fare un annuncio, e qual’ora continuino, un altro annuncio con tutte le squadre a centrocampo, poi si interrompe la sfida e infine si finisce negli spogliatoi con il responsabile dell’ordine pubblico che interviene decidendo se sospendere o meno la partita stessa. Quando si rientra negli spogliatoi non decide più l’arbitro. Il direttore di gara, quando sente i cori, deve immediatamente interrompere la gara e proseguire secondo le regole. Chi può sentirlo meglio di tutti è il quarto uomo, essendo l’uomo più libero in tal senso. Non è una questione di discrezione, è un obbligo per il direttore di gara".

    IL FALLO DI MANO - "Dopo 120 partite, abbiamo un aumento delle ammonizioni del 20%, che vanno in contrasto rispetto al recente passato, ovvero all’anno scorso con la novità del VAR. I falli di mano in area? Per definizione regolamentare è una delle norme più difficili da interpretare, soprattutto per la volontarietà del gesto. È stato uno degli argomenti più dibattuti con gli allenatori nell’ultimo incontro. Verrà fatto un passo verso l’oggettività del gesto, con la velocità del pallone e la distanza del difensore dall’attaccante. Si spera che questo aggiornamento, porti a una maggiore uniformità".

    LAMENTELE - "Rapporto arbitri-allenatori? Io credo che pensare al concetto “hanno esagerato gli arbitri” sia sbagliato. Un arbitro non è mai contento di espellere qualcuno, ma ci si deve rendere conto di essere andati oltre. Quando si esagera bisogna far rispettare le regole, bisogna cambiare il processo culturale che ci fa pensare alla possibilità di chiudere un occhio”.


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