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  • Rolando Bianchi è ancora cuore Toro: 'E su Cerci e Immobile...'

    Rolando Bianchi è ancora cuore Toro: 'E su Cerci e Immobile...'

    In uscita dal Bologna, l'attaccante Rolando Bianchi torna a lanciare messaggi d'amore verso i suoi ex tifosi del Torino. 'Cinque anni non si dimenticano, non si dimenticheranno mai, e io li ho vissuti al 105%: a volte è facile ricordare soltanto i momenti belli, ma io ricordo con piacere anche quelli più difficili - dichiara il giocatore al sito Toro.it -. Per me vestire quella maglia è stato bellissimo, un onore: la gente ha capito che ho sempre dato tutto quello che potevo. Poi posso avere delle qualità, peccare in altre, ma ho sempre dato tutto me stesso. È inutile girarci intorno: a Torino ho lasciato una parte del mio cuore, e Torino ha capito e compreso come ero. Ho sempre tenuto a quella maglia e alla storia che rappresenta, era la mia seconda pelle. Quando ho tolto quella maglia per l'ultima volta è stato come togliermi parte della mia anima. Verso tutte le squadre in cui ho giocato provo un sentimento particolare, ma probabilmente con il Torino c'è qualcosa di più, perché mi inorgoglisce pensare a tutto quello che ho vissuto. Spero di aver ripagato almeno un terzo di tutto quello che questa piazza mi ha fatto sentire in questi anni. L'anno scorso dissi che a Torino ero arrivato da ragazzo e sono uscito da uomo: più ci penso, più mi convinco che sia così. Un mio ritorno in granata? Non lo so, non voglio essere scorretto nei confronti dei professionisti che ci sono ora. Adesso è giusto che chi è a Torino lavori in pace. Io, intanto mi tengo strettissimi i miei ricordi. La fascia da capitano a Glik? Sono contentissimo per lui: è un ragazzo serio, oltre che un grande giocatore. Ed ero contento che il suo vice fosse D'Ambrosio, un'altra splendida persona. Ho lavorato con professionisti eccezionali. Oltre a loro, penso anche a Darmian, che secondo me in futuro quella fascia potrebbe indossarla e con grandissimo merito. Ma quella squadra ha tanti uomini veri, tanti giocatori già capitani. Un altro esempio? Basha. Ragazzo d'oro e ottimo uomo spogliatoio. Cerci? Un campione fatto e finito, al di fuori della norma. È un giocatore straordinario: ha qualità, sa spezzare gli equilibri delle partite. È veramente un fuoriclasse e secondo me nell'arco di tutto l'anno ha saputo rendersi determinante. Ventura? Ha fatto sicuramente molto bene, ha un'idea di gioco che è riuscito a impostare e che ha portato ai risultati. La base era sicuramente buona, ma con Cerci, ripeto, c'è stato qualcosa di più. Immobile? Ha fatto un grandissimo campionato, ma posso capire che misurarsi a certi livelli è obiettivamente una cosa da provare, di quelle che ti cambiano la vita. A quell'età magari ci pensi. E poi a Dortmund giocherebbe la Champions, senza dimenticare il fatto che si confronterebbe con dei grandi campioni e in un campionato in netta crescita, secondo me migliore di quello italiano. Non mi sento di dargli dei consigli, penso che sappia lui cosa sia meglio fare. Ma è una scelta di vita, una cosa che capisco e rispetto. Soltanto, deve essere sicuro che quella sia la giusta meta. Può essere un trampolino per confermarsi, ma anche un rischioso salto nel buio'.

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