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    Pallotta: 'Porto il Bordeuax in tribunale, ora 2 acquisti. Il Milan di Elliott...'

    Pallotta: 'Porto il Bordeuax in tribunale, ora 2 acquisti. Il Milan di Elliott...'

    Dopo le prime dichiarazioni rimbalzate in Italia e rilasciate alla radio Sirius XM ecco il resto dell'intervista di fuoco del presidente Pallotta:

    MALCOM - È un giovane ragazzo che seguivamo da circa 3 anni. Un paio di settimane fa abbiamo cominciato a parlare con loro e abbiamo visto che era disponibile. Stava parlando anche con un altro paio di squadre, ma lui voleva assolutamente andare di più in un club che giocava la Champions League. Avevamo un accordo con lui, non ci sono dubbi. Due giorni fa ci aspettavamo che salisse sull’aereo alle 10 di sera, o che arrivasse alle 10, e un po’ di tifosi l’hanno scoperto e sono accorsi all’aeroporto. Da quello che ne sappiamo, e come funziona per ogni altro accordo nel calcio, o almeno la maggior parte, stava venendo per fare le visite e poi per mettere la firma sul contratto. Nonostante avessimo chiesto di non farlo, poco prima il Bordeaux ha twittato che Malcom sarebbe andato alla Roma, l’hanno anche scritto sul loro sito. Abbiamo tantissime email e messaggio e anche conferenze video con gli agenti che dimostrano che l’affare era chiuso. Poi il ragazzo non sale sull’aereo, il Bordeaux lo ferma e all’improvviso scopriamo che il Barcellona si era inserito nella trattativa, in modo assolutamente non etico e immorale a mio parere. Poi quella sera l’agente dice che sarà a Roma in mattinata. Apprendiamo dal Bordeaux che avrebbero firmato l’offerta revisionata: ho buttato dentro un altro paio di milioni e loro hanno detto che avrebbero “firmato e Malcom sarà su un aereo alle due”. Non ho dormito molto, e alle 3 di mattina circa mi sono svegliato e ho cominciato a mandarmi messaggi con Monchi e Baldini (ora Franco è anche nel nostro comitato esecutivo). Monchi aveva una video conferenza con l’agente in mattinata. L’agente gli dice: “Monchi guarda! Sono vestito di rosso, il ragazzo sta per salire sull’aereo! È ok, è tutto fatto!”. Nel frattempo veniamo a sapere che uno degli agenti – il brasiliano dei quattro agenti – è a Barcellona! Nel giro delle successive due ore, il ragazzo non sale sull’aereo e ora non è nostro. Se guardate a tutte le cose che sono successe, l’accordo era chiuso. Il mio punto di vista? Il Bordeaux è stato ridicolo, abbiamo già parlato con i legali. Sono abbastanza certo che dovranno testimoniare su questo e che ci saranno dei contenziosi. Stessa cosa vale per gli agenti, o almeno uno di loro. Abbiamo chiesto un parere legale e anche qui ci saranno dei problemi. Per quanto riguarda il Barcellona, sembra come se negli ultimi anni stessero facendo cose che non dovrebbero essere fatte da un club con la reputazione che il Barça intende avere. Sapevano che l’accordo era chiuso, e infatti ieri si sono scusati con noi su come hanno agito. Io non accetto affatto le scuse. Potrei farlo in due casi: ci ridanno il calciatore – e questo non succederà -, oppure, come segno di pace, potrebbero almeno mandarci Messi! Malcom voleva venire da noi, tanti degli altri club di cui si è parlato non stavano parlando con i suoi agenti. Ha avuto un’ottima stagione, ma alla fine erano solo poche le squadre che parlavano davvero con lui. Da quello che sappiamo c’erano Everton e Leicester, con gli altri club non c’era alcun tipo di contatto formale. Abbiamo anche mandato Balzaretti, che come sapete lavora con noi, per parlare con il ragazzo. L’accordo era completamente chiuso, avevamo anche concordato una clausola di rescissione di 120 milioni di dollari (al cambio attuale 103 milioni di euro, ndr). Gli agenti hanno insistito affinché la mettessimo e noi abbiamo detto ‘Ok, 120 milioni di dollari per noi vanno bene’. Volevamo che il ragazzo stesse qui per tanto tempo, ma se qualcuno fosse venuto tra un paio d’anni con 120 milioni di dollari sarebbe stato ok. Questo è stato il succo dell’accordo, tutti gli altri club di cui si parla non erano a quel punto. Non è per sembrare acido, non ho alcun problema a combattere per un giocatore contro Inter o Bayern Monaco o qualsiasi altro club. È così che funziona. Ma alla fine, quando un accordo è completamente chiuso… Alcune persone dicono “Ma non era firmato formalmente”. Questa è un’imprecisione, sappiamo tutti come funziona. Credo sia illegale, o almeno immorale e non etico. Da quello che so – e non ho i dettagli perché non trattavo direttamente con gli agenti, ma lo faceva Monchi – gli agenti di Malcom erano quattro. Tre italiani e uno brasiliano. Uno di loro era quello che sembrava essere il problema principale. Da quello che sappiamo, il Bordeaux era d’accordo, poi sono tornati per dirci che non avevano firmato quello su cui avevamo concordato. Hanno scritto sul loro sito che sarebbe venuto a Roma, lo hanno anche twittato. Ora non c’è più niente, hanno cancellato il tweet, ma era lì. Noi gli abbiamo detto che avremmo preferito non farlo, ma volevano andare avanti e alla fine l’hanno fatto. L’hanno fatto perché pensavano ‘Ok, se andiamo avanti e la mettiamo così forse il Barcellona saprà che dovrà fare immediatamente qualcosa? C’è stata collusione? Non lo so, non sembrava così finché non si è chiusa la vicenda”. 

    BORDEAUX AGLI AMERICANI? - Il gruppo M6, proprietario del Bordeaux dal 1999, è in trattativa per vendere il club francese al fondo statunitense General American Capital Partners. 

    MERCATO -  “Il motivo per cui ho preso Monchi è perché penso che sia bravo, se non il migliore, e me l’ha dimostrato nei primi 15 mesi di “pulizia”. Prima dell’affare Malcom, credo che Monchi abbia fatto una buona campagna acquisti, e non abbiamo ancora finito. A giugno Nainggolan è andato all’Inter e abbiamo presto Pastore, Marcano, Kluivert – che penso sia stato un altro grande colpo -, Coric, un giovane ragazzo croato che contro il Tottenham ha fatto bene. Se guardate a tutti i calciatori che abbiamo preso, abbiamo rinforzato tanto la nostra squadra rispetto agli ultimi anni. Ho molta fiducia nel fatto che Monchi abbia l’abilità di parlare ai calciatori e portare le persone a voler andare a Roma. Non sono preoccupato per il ruolo di attaccante esterno destro. Abbiamo Under, Perotti può giocare lì, El Shaarawy pure. Se si presenta un’occasione, se pensiamo di trovarci davanti un grande talento, lo faremo.  Siamo davvero felici dei nostri giovani calciatori. Oltre a questo, portiamo dentro talenti di 18-19-20 anni che pensiamo possano essere grandi giocatori per la Roma. Abbiamo una strategia molto dettagliata". 

    ALISSON - “Dai, siamo seri. Lui è fantastico, ma settanta milioni sono tanti. Ora abbiamo preso un portiere veramente bravo, credo che sia molto sottovalutato.  Quei soldi ci danno la possibilità di andare a rinforzare un altro paio di ruoli – ad esempio Malcom – che pensiamo possano aiutarci quest’anno o nel futuro. Lo stiamo facendo ora. Io, Monchi e Baldini abbiamo parlato per più di un’ora ieri sera su un paio di giocatori in diversi ruoli. Ad esempio non pensavamo di dover andare a prendere un’ala destra. Con Malcom si era presentato l’opportunità, è un’ala destra mancina. Non ci siamo seduti e abbiamo detto: dobbiamo prendere un’ala destra. Ora penseremo a un paio di ruoli dove pensiamo di poterci rinforzare, ecco a dove porta la vicenda Alisson. Se puoi prendere tre bravissimi giocatori con i soldi fatti per aver venduto un bravissimo portiere… c’era poco da pensarci”. 

    NAINGGOLAN - “Nel caso di Nainggolan c’erano diverse cose da vedere, tra cui l’età. Io non li alleno e non conosco tutti i problemi, ma Di Francesco sì e in un’intervista dell’altro giorno ha detto che ha sentito che fosse arrivato il tempo. Spalletti lo conosce bene, quindi l’Inter è venuto da noi per parlarci. Entrambi i club avevano problemi con la questione del FairPlay Finanziario. Adoro Radja, il ragazzo è un guerriero, ma abbiamo preso Pastore, che porta alla squadra passaggi migliori della maggior parte dei centrocampisti che ci sono in giro". 

    MILAN -  “Ho pensato la cosa più ovvia che è venuta da un’esperienza di 35 anni. Ho parlato con Singer (fondatore fondo Elliott, ndr) e quello che sta cercando di fare è riportare il Milan ai suoi livelli, sta facendo molti cambiamenti e abbiamo avuto alcune conversazioni sulla Serie A e altre cose. Lavoreremo fianco a fianco per il bene del campionato. Lui può “rubarmi” sei anni di errori, un sacco di tempo in cose come di chi ti devi fidare e in che modo e come fare cose di questo tipo. Il Milan dovrebbe lavorare con noi e altre squadre per cercare di riportare la Serie A ad un livello migliore”. 

    CRISTIANO RONALDO - “L’arrivo di Ronaldo aiuterà il campionato ed è impressionante sia andato alla Juve. Credo che aiuterà il campionato a migliorare in termini di gioco. Il nostro è davvero un campionato difficile, guardo la Liga ogni tanto e penso che ci sono una manciata di squadre che non vincerebbero una partita in Serie A. Ci sono squadre da noi che ti fanno sudare sperando di vincere la partita e a volte ti ritrovi a pensare che aver pareggiato è stata una gran cosa. Non è facile davvero e poi c’è un numero di squadre solide come Napoli, Juventus, Inter, anche la Fiorentina sta migliorando, la Sampdoria, non è facile giocarci. E’ un campionato davvero difficile. Quello che posso dire del Milan è che spero di poter collaborare per il campionato”. 

     

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