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    Roma, De Sanctis: 'L'arbitro non lo farò mai, l'allenatore invece...'

    Roma, De Sanctis: 'L'arbitro non lo farò mai, l'allenatore invece...'

    Morgan De Sanctis, team manager della Roma, parla a Roma TV: "Faccio questo lavoro da meno tempo, per me è il primo ritiro. Mi aspettavo che fosse tosta, e infatti lo è. È chiaro, è un periodo dove ci stanno tante cose da fare e da spiegare, tutta questa mole di lavoro si riversa nel nostro ufficio, ma si fa tutto in modo veloce e rapido. All’interno di questo contesto ci sono tutte le facilities per lavorare, per far sì che i giocatori si allenino al meglio".

    SUL FUTURO - "Di Francesco ha fatto il team manager, io cosa voglio fare? “Lo ha fatto un anno perché ha capito che è tosta (ride, ndr). Ha scelto di fare l’allenatore, uno dei ruoli più complicati. Io faccio sempre una battuta, nel calcio ci sono quattro ruoli più ingrati: il portiere, il Team Manager, l’arbitro e l’allenatore. Arbitro non lo sarò mai, per quanto riguarda l’allenatore mi manca l’ultimo patentino, lo prenderò ma non ho le idee chiare. La verità è che per me è stato importante capire cosa volesse dire avere a che fare con la vita reale. Il calciatore a volte è considerato superficiale, è vero che a un certo livello ha un privilegio. Mi hanno detto che mi sarei reso conto alla fine di quanto ero fortunato, da quando ho iniziato a fare la persona normale, con una responsabilità, un lavoro, mi sono reso conto che è tosta. Sono molto soddisfatto di vivere la vita delle persone normali. Ringrazio la Roma che mi ha dato un’opportunità. Mi piace il calcio. Quando i calciatori smettono sono delle scatole, a seconda della carriera sei una scatola bella, quando finisci questa scatola si svuota del talento e va riempita. Molti calciatori non capiscono che servono sacrifici e la lasciano vuota e impolverata. Sono contento di aver iniziato questo percorso".

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