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    Di Francesco: 'Strootman voleva andar via. Troppe critiche dopo due partite, Nzonzi e Karsdorp dall'inizio' VIDEO

    Di Francesco: 'Strootman voleva andar via. Troppe critiche dopo due partite, Nzonzi e Karsdorp dall'inizio' VIDEO

    Il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha presentato in conferenza stampa il match di domani contro il Milan.

    Come ha trovato la squadra dopo il pareggio con l'Atalanta?
    "Rammaricati, ma sollevati per averla ripresa. Alla fine abbiamo rischiato di vincere, è un punto guadagnato. Dobbiamo imparare e cercare di migliorare".

    Roma dai due volti.
    "Loro avevano brillantezza superiore e non me lo aspettavo. Noi abbiamo forse accumulato lavoro nella settimana, abbiamo corso male e peggio di loro, con poca qualità".

    Il titolo che le piacerebbe leggere dopo Milan-Roma?
    “Grande risposta”.

    Sistema di gioco?
    "Va a farsi friggere quando i giocatori non mettono le caratteristiche più importanti, cattiveria, applicazione e attenzione massima. Questo non è avvenuto e ogni numero è relativo se non si gioca con certe caratteristiche. Su domani non vi dirò nulla. Se domani Romagnoli perdesse tanti duelli su Dzeko, come successo a Manolas con Zapata, secondo voi che indirizzo prenderà la gara? Sarà importante non perdere i duelli".

    Nzonzi e Karsdorp hanno i 90 minuti?
    "Forse no ma possono partire entrambi dall’inizio. Cerco di mettere in campo la formazione migliore".

    Su Schick?
    "Ognuno si lega ad un giocatore. C’è chi mi chiede di Schick, chi di Under. Lascia il tempo che trova, viene prima il concetto di squadra. Schick può giocare dall’inizio o subentrare e avere occasioni da gol. Posso cambiare modulo".


    La partenza di Strootman può aver influito?
    “Ho parlato con il giocatore e ci siamo salutati, aveva il desiderio di una nuova esperienza. Intendo dire che nella Roma voglio giocatori che hanno il desiderio di vestire questa maglia, Kevin ha giocato fino all’ultima partita come successo con Dzeko che poteva andare via lo scorso anno. Se un giocatore chiede di andare io non trattengo nessuno”.

    Come mai c’è stata questa delusione nell’approccio della prima gara all’Olimpico?
    “Mi aspettavo un’altra prestazione ed è la verità. Ho sostituito due ragazzi che sono nell’ottica della Nazionale quindi è stata una scelta di natura tattica. Avrei cambiato tutta la linea difensiva ma non si poteva fare ovviamente. Sono giocatori che vanno tutelati e non devono essere presi di mira. Ero arrabbiato perché non abbiamo fatto la prestazione che mi aspettavo e io ora devo trovare le soluzioni”.

    Nella condizione della Roma c’entra la tournèe?
    “Ti può togliere qualcosa ma siamo stati anche fortunati perché abbiamo lavorato bene. Forse è mancata qualche partita per mettere minuti nelle gambe. Loro hanno fatto più gare e non era uno svantaggio. Paradossalmente i cambi dell’Atalanta non sono stati un bene. Come voi, sono rimasto anche io sorpreso dalla prestazione ma credo che sia legato anche alla testa. Il gol di Pastore paradossalmente ci ha tolto qualcosa”.

    Si sono sentiti i primi cori contro la società come mai secondo lei?
    “Questa domanda dovresti farla ai tifosi. Non so il perché forse non saranno contenti di alcune situazioni. Io devo alimentare l’entusiasmo, abbiamo 4 punti e quest’ambiente è fatto di critiche. Devo essere equilibrato e tutelare questi giocatori, voglio portare la Roma più in alto possibile. Dobbiamo dimostrare sempre qualcosina in più e spesso veniamo giudicati per cose non vere o forzate. Abbiamo anche migliorato rispetto alla partenza della scorsa stagione”.

    Si è partiti col 4-3-3 e dopo due sole giornate già si cambia. Questa rosa per che modulo è costruita?
    “E’ una rosa ce può giocare in tanti sistemi di gioco. Il fatto del cambiamento, quando avete voglia, può passare da una forma di debolezza o intelligenza? Io faccio questo lavoro e devo trovare le soluzioni se una cosa non va devo modificarla e non è un segno di debolezza, ma di intelligenza. Quando hai lavorato in un modo e non ottieni quello che vuoi o cambi qualcosa nella testa degli altri o cambi tu. Cosa mi avreste detto prima del Barcellona, che ero un pazzo. Chi non osa e chi non fa non sbaglierà mai”

    Nzonzi e De Rossi possono coesistere? Sono state sbagliate le pressioni fatte contro l’Atalanta?

    Possono coesistere e l’ho detto prima di vederli insieme e con l’Atalanta lo hanno dimostrato. Riguardatevi il secondo gol preso, ricordatevi che è stata fatta una pressione ottima con un difensore che ha buttato la palla. Kostas aveva la palla ed era messo benissimo, ma abbiamo preso gol. E’ la veemenza che fa la differenza, è questo il concetto che volevo ribadire. Su quel gol è mancata l’anima, quella vera, che ci deve essere quando si va a fare la guerra”.

     

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