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  • Roma, Gerson: 'Un onore essere qui. Partiamo per vincere'

    Roma, Gerson: 'Un onore essere qui. Partiamo per vincere'

    Nel secondo giorno di ritiro in Val Rendana, la Roma presenta Gerson, il talento brasiliano ex Fluminense che tanto ha fatto parlare di sé negli ultimi mesi. Dopo le classiche foto con la nuova maglia, la numero 30, e le strette di mano con l'avv. Mauro Baldissoni, è proprio il dg giallorosso ad aprire la prima conferenza stampa con la maglia giallorossa del diciannovenne brasiliano: "Oggi presentiamo un ragazzo, Gerson Santos da Silva. Ragazzo giovanissimo ma con un prestigio internazionale. Ha esordito con la Fluminense a 17 anni. Vanta già 8 presenze con la nazionale Under 20. Per noi è un grande onore essere riusciti a farlo diventare un giocatore della Roma. Ci auguriamo possa raggiungere i risultati di molti suoi precedenti connazionali".

    E' poi Gerson a prendere la parola. 

    Come ti descrivi a livello tecnico?
    "Sono un centrocampista, mi muovo su tutta la linea. Mi piace fare passaggi decisivi per i miei compagni. Sono molto felice di essere qui e indossare una maglia importante come quella della Roma."

    Cosa rappresenta per te la Roma adesso?
    "In Brasile la Roma è una grande squadra e ha una grande tradizione. Mi piacerebbe lasciare un bel ricordo come tanti hanno fatto in passato. Devo solo dimostrare il mio meglio, ma sono molto felice di essere qui"

    Ti senti pronto?
    "Ho parlato con Spalletti e mi ha detto che i ruoli qui sono molto diversi dal Brasile. Dovrò fare molto con e senza la palla"

    Cosa ti ha convinto a venire a Roma e a scartare il Barcellona?
    "Non è stata una scelta difficile, ma la migliore per me. Anche la Roma è un grande club"

    Che difficoltà potresti incontrare?
    "Falcao ha fatto la storia di questo club, ma non l'ho mai visto giocare. Io darò il mio meglio e se ci riuscirò non avrò molti problemi nell'ambientarmi"

    Pesa il prezzo elevato del cartellino?
    "Ringrazio tutti per gli elogi. Questo comporta delle responsabilità, ma sono pronto e darò il mio meglio"

    Dovessi vincere il pallone d'oro, c'è una clausola che ti porterebbe al Barcellona?
    "No"

    Prime impressioni con i compagni.
    "La Roma quando inizia una competizione lo fa per vincere. Voglio aiutare il clubin questo senso. I compagni mi hanno accolto molto bene"

    Perché hai scelto di non fare un'esperienza in Italia?
    "La relazione con mio padre è ottima, non potrebbe essere migliore. Abbiamo scelto di tornare in Brasile anche a seguito di colloqui con la Roma. Abbiamo ritenuto fosse la cosa migliore, adesso voglio dare il mio meglio".

    Baldissoni: "C'era una componente anche regolamentare. Perchè era extracomunitario e tornare in Brasile era la scelta più semplice".

    La maglia numero 10.
    "Quella maglietta è stata un regalo ben accetto. La mia felicità era massima nel vedere quella maglia vestita da un idolo in tutto il mondo. A tutti piacerebbe mostrare una foto del genere".

    Sabatini ti ha dato qualche consiglio? Perché la 30?
    "Voglio ringraziare Sabatini che ha fatto di tutto per portarmi qui e cercherò di fare il massimo per non deluderlo. Ho scelto la 30 perchè stato il primo numero da professionista".

    Francesca Schito inviata a Pinzolo 

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