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  • Roma, la Champions non è uguale per tutti

    Roma, la Champions non è uguale per tutti

    • V.N.
    Rudi Garcia, forse, ne terrà conto. Ma anche no. I dati sono questi. Il più presente in Champions League è il giocatore probabilmente più in difficoltà in questo momento, cioè Ashley Cole. L’inglese arriva a Roma a trentaquattro anni, con sulle spalle più di cento presenze (105) nella massima competizione europea, distribuite tra Arsenal e Chelsea, le due formazioni che la giocano praticamente sempre. Lo riporta Il Messaggero. Se Ashley può dire di averne vinta una, Keita è addirittura a quota due, con la metà delle presenze sfruttate in carriera.

    Il maliano – che mercoledì per la prima volta vestirà la maglia da titolare della Roma – si è trovato nel posto giusto al momento giusto, Barcellona, e si è divertito. Le stesse presenze di Keita (54) le può contare Maicon, che addirittura ha avuto la fortuna di vincere la Champions con una squadra italiana, l’Inter. Una Champions League è l’attivo pure per Borriello (Milan, stagione 2006/2007). Marco è il terzo italiano più presente in Champions, dopo Totti (che è anche il capocannoniere della Roma) e De Rossi, il quarto è De Sanctis, che si tiene stretto le sue 15 apparizioni europee. Non sono proprio dei novizi nemmeno Torosidis, Holebas e Manolas, che arrivano dalla Juve greca, l’Olympiacos. Con loro Pjanic, che si appresta a vivere la sua prima con la Roma ma viene da una bella esperienza datata Lione. Come lui Gervinho, avventura targata Arsenal.  

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