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  • Roma, Montali: 'Totti? Solo una battuta'

    Roma, Montali: 'Totti? Solo una battuta'

    Giampaolo Montali, dirigente della Roma, commenta ai microfoni di Sky la frase di oggi di Francesco Totti, al momento del suo ingresso in campo nei minuti finali di Sampdoria-Roma ("La partita è finita").

    Era una battuta quella di Totti? Cosa è successo?
    "Non ci sono dubbi, Francesco lo conoscete, ogni volta che viaggio con lui non riesco a trattenere il sorriso perché lui, a parte un giocatore straordinario, è anche un attore nato. Penso che quando finirà con il calcio e farà il dirigente alla Roma, farà anche l’attore. Quella che ha fatto oggi è una battuta, come ne fa tante, soprattutto in modo molto simpatico e scherzoso".

    Non è pericoloso, però, sottovalutare un malumore, seppur pronunciato sotto forma di battuta, che arriva da Totti?

    "Non sottovalutiamo niente alla Roma. Totti in questo periodo si sta comportando in una maniera esemplare e lo ha fatto anche oggi, andando in campo nei momento finali come gli aveva chiesto il suo allenatore, si è comportato come deve fare un grandissimo giocatore, un grandissimo capitano. Oltretutto è in un periodo in cui si sta allenando in maniera eccezionale, è arrivato addirittura dimagrito dal periodo natalizio, si sta allenando tutti i giorni, non l’ho mai visto un giorno fermo per un qualunque problema, quindi si comporta da grandissimo professionista. È chiaro che Francesco, in situazioni come questa, vorrebbe fare sempre di più, fare molto di più. Gioca sacrificandosi per la squadra, questa è una cosa che dobbiamo dire,  perché in questo momento non sta facendo i gol che faceva normalmente perché l’allenatore, la squadra, gli chiede di fare un ruolo per il quale tutti devono sapere che lui si sta sacrificando. Fa un lavoro encomiabile, si comporta da professionista esemplare, quindi c’è solo una parola per sottolineare questo comportamento ed è chapeau. Noi come società non sottovalutiamo niente, tutti i giorni parliamo con Francesco, anche stamattina abbiamo parlato prima di andare al campo. Lui è in una condizione in cui non si è mai sentito così bene e sta facendo quello che gli viene chiesto per la squadra, ha un comportamento esemplare, lo ripeto di nuovo".

    Ma era proprio necessario chiedere a Totti di entrare a un minuto dalla fine? Lei si sarebbe comportato nello stesso modo?
    "L’anno scorso continuavo a insistere con i giocatori dicendo: “voi siete una squadra speciale, fatta da giocatori speciali, niente vi è precluso”. Quando io lavoravo dal punto di vista motivazionale su questo aspetto, molti dei miei giocatori venivano e dicevano: “sì, però ci mancano i giocatori, la nostra rosa non è all’altezza delle altre, ci vuole più qualità”; l’allenatore veniva da noi e ci diceva: “ci vorrebbero più giocatori, due per ogni ruolo”. Allora quest’estate, nella fase di realizzazione del progetto della nuova stagione della Roma ci siamo mesi a tavolino e abbiamo cercato di fare ciò che ci veniva chiesto, dai giocatori e dall’allenatore: abbiamo messo due giocatori di qualità per ogni ruolo e i giocatori era proprio questo che volevano, una squadra che gli desse ancora più sicurezza e più forza dal punto di vista morale. Ora, è chiaro che un top team ha assolutamente necessità di avere due giocatori di alto livello per ogni ruolo, ed è logico che il nostro allenatore debba essere nelle condizioni di gestire una rosa con questo tipo di caratteristiche. Noi sappiamo che i nostri giocatori potrebbero andare a giocare in qualunque club e giocherebbero titolari, però in questo momento la Roma ha deciso di fare questo tipo di politica: una squadra che sia altamente competitiva su più fronti. Come società e come dirigenti, siamo in attesa che la nostra squadra faccia il salto di qualità da questo punto di vista. Il nostro allenatore deve aiutare i nostri a giocatori attraverso il dialogo e il colloquio, supportandoli, motivandoli e spiegandogli che la vera chiave di volta della stagione è accettare questo tipo di situazione. Non è facile, ma è la prima volta che alla Roma capita di gestire una stagione come questa con una rosa così ampia e valida".


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