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    Pellegrini è la creatura di Di Francesco, ma rischia di bruciare 50 milioni

    Pellegrini è la creatura di Di Francesco, ma rischia di bruciare 50 milioni

    • Federico Poeta
    A volte basta poco per svoltare una stagione, una carriera. Un cambio di ruolo, una soluzione d’emergenza a partita in corso ha significato molto per Lorenzo Pellegrini. Nel derby contro la Lazio del 29 settembre l’ex Sassuolo è subentrato al posto dell’infortunato Pastore. Entra e va a coprire il ruolo del Flaco, il trequartista: dopo nemmeno dieci minuti segna e gioca una grande partita. Da lì in poi, Eusebio Di Francesco, che a Sassuolo aveva colto i primi segnali sul talento del ragazzo e lo aveva lanciato in Serie A, decide di utilizzarlo più come incursore che come mezzala o mediano.
    L’INTUIZIONE DI DI FRANCESCO - Una grande intuizione quella del tecnico giallorosso, che a Roma è criticato con particolare severità da un po' di tempo a questa parte a causa del deludente avvio in campionato, ma la "novità" di Pellegrini appartiene alla categoria delle idee geniali, come lo furono quelle di Luciano Spalletti con Perrotta prima e Nainggolan poi nella Capitale. Il centrocampista classe ’96 in questa nuova posizione è libero di svariare: orchestra perfettamente le giocate offensive della sua squadra e guida il pressing in fase difensiva. Inoltre ha un tempismo e una capacità di inserirsi veramente devastante, come si può notare per esempio dal gol di ieri sera a Mosca.

    PELLEGRINI UOMO MERCATO - Ora che Pellegrini sembra rinato, i riflettori in chiave mercato si accendono proprio su di lui. Già in estate il Manchester United si era dimostrato molto interessato, ma il giocatore ha preferito restare a Roma. Pellegrini è legato ai giallorossi fino al 2022 e nel suo contratto ha una clausola di rescissione di “soli” 30 milioni di euro. Monchi sta provvedendo ad alzare questa cifra che, considerando le ultime prestazioni del giocatore e gli attuali prezzi del calciomercato, risulta essere un po’ troppo bassa.

    MENO SPAZIO PER PASTORE E CRISTANTE - L’esplosione di Pellegrini come trequartista ha anche dei riscontri negativi per la Roma, perché toglie spazio in primis a Pastore, che sta vedendo il campo sempre meno. Il Flaco potrebbe addirittura finire in Cina a gennaio, con lo Shangai SIPG, il Beijing Guoan e il Guangzhou Evergrande pronte a darsi battaglia per acquistarlo. Monchi vuole almeno 25 milioni di euro per lasciarlo partire, visto che ne ha spesi altrettanti per portarlo nella capitale solo qualche mese fa. L’altro sacrificato è Bryan Cristante, che nell’Atalanta di Gasperini dava il meglio di sé proprio nel ruolo di trequartista. Ora è costretto ad adattarsi ad una posizione diversa, per esempio come mediano al fianco di Nzonzi, dove sta rendendo molto meno. La parte difficile per la Roma viene proprio ora, nella gestione di questi due giocatori. Monchi ha speso circa 50 milioni di euro per loro in estate e non può permettersi che vengano platealmente accantonati, col rischio che i loro cartellini si svalutino. D’altro canto, l’affermazione di Pellegrini in quel ruolo sembra essere sempre più definitiva e dovrà essere bravo Di Francesco a far giocare tutti e nelle migliori condizioni possibili.

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