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  • Roma: Szczesny delude, posto a rischio

    Roma: Szczesny delude, posto a rischio

    La porta della Roma potrebbe tornare ad essere una porta girevole. La stagione si era aperta con la "promozione" di Wojciech Szczesny come titolare, lanciato da Rudi Garcia dopo un precampionato scintillante. Il polacco, arrivato in prestito secco dall'Arsenal, aveva immediatamente stregato il tecnico francese, che nella conferenza stampa pre Verona-Roma aveva dichiarato chiusa la corsa per il ruolo di numero 1: spazio al nuovo arrivato, con buona pace di Morgan De Sanctis, relegato in panchina dopo due stagioni da guardiano dei pali giallorossi. Le prime uscite da titolare di Szczesny, con l'apice del miracolo su Bonucci in Roma-Juventus, avevano fatto il resto. Ma durante Roma-Barcellona qualcosa si è rotto, e non solo per lo scontro con Luis Suarez.

    UNA PARABOLA "ALLA STEKELENBURG"? - "Impegno distrattivo capsulo legamentoso al quarto dito della mano sinistra", si leggeva nel comunicato della Roma dopo la sfida con i blaugrana: il contrasto con Suarez doveva costare tra le 4 e le 6 settimane di stop. Dopo neanche 15 giorni, invece, il polacco è tornato tra i pali, nella tragica trasferta in casa del Bate Borisov: il tracollo in terra bielorussa porta anche la firma di Szczesny, sorpreso da un sinistro da lontanissimo di Mladenovic. Il secondo scricchiolio è arrivato contro l'Empoli: un errore, quello sul mancino di Buchel, tutto sommato tollerabile, con la Roma già avanti di tre gol. Il terzo, che ha fatto esplodere anche Garcia, risale a sabato scorso. Destro da fuori area di Medel, tutt'altro che irresistibile: il pallone che si insacca alle spalle dell'ex Arsenal vuol dire successo interista e sorpasso in vetta. "Non era un tiro di Neeskens", l'amaro sfogo del tecnico francese a fine gara. Un calo di rendimenti in seguito a un infortunio che in casa Roma ha un precedente, quello di Maarten Stekelenburg: l'olandese, arrivato nella capitale con la reputazione di portiere particolarmente affidabile, ebbe problemi dopo la famosa "scarpata" di Lucio ai suoi danni. E ora?

    GLI SCENARI - La Roma si appresta a disputare due partite cruciali nel giro di pochi giorni: con il Bayer Leverkusen c'è in palio una bella fetta di qualificazione in Champions League, con la Lazio il solito primato cittadino da derby e la possibilità di tornare in testa alla classifica. Difficile che Szczesny possa perdere il posto già nella sfida di Champions e il fatto che Rudi Garcia abbia deciso di presentarsi in conferenza stampa con il polacco al suo fianco sembra rafforzare questa teoria. Quel che è certo è che il rendimento del portiere è ora sotto i riflettori di tutti, un errore contro i tedeschi potrebbe regalare una nuova occasione a Morgan De Sanctis, che nella sfida con il Carpi aveva riconquistato i tifosi giallorossi parando un rigore a Matos. A prescindere dal momento, la Roma è chiamata a una riflessione su un ruolo delicatissimo come quello del portiere. Szczesny, come detto, è in prestito secco e ha già manifestato pubblicamente il suo desiderio di rientrare all'Arsenal. De Sanctis è in scadenza di contratto e Lukasz Skorupski, autore di un discreto avvio di stagione ad Empoli, è stato dirottato in Toscana con la formula del prestito biennale. Attualmente la Roma è quindi priva di un numero 1 titolare per la prossima stagione e in estate dovrà decidere se "attendere" Skorupski, magari puntando su una soluzione sicura a breve termine, o se effettuare un investimento importante, in grado di garantire la società giallorossa anche per il futuro. Walter Sabatini è certamente alla finestra.

    Francesca Schito

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