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  • Romamania: De Rossi ha cancellato Mourinho. Posticipare il rinnovo non ha più senso

    Romamania: De Rossi ha cancellato Mourinho. Posticipare il rinnovo non ha più senso

    • Alessandro Austini
    Interrompendo il digiuno da derby, Daniele De Rossi ha spazzato via gli ultimi rimasugli di nostalgia mourinhana. Se non erano ancora sufficienti il filotto di risultati positivi, la risalita in classifica, un’idea di gioco ritrovata e il generale ripristino di comportamenti consoni a una squadra di Serie A, dopo aver battuto la Lazio DDR ha conquistato definitivamente il consenso del popolo romanista, che in meno di tre mesi ha perso ormai ogni valido motivo per rimpiangere il condottiero portoghese.

    Viene da chiedersi, adesso, cos’altro manchi per convincere Friedkin a offrire il rinnovo di contratto all’allenatore. Corretta la scelta di testare sul campo un tecnico ancora alle prime armi, ma gli esami superati sono sufficienti e la Roma ha un urgente bisogno di posare le fondamenta del futuro. A prescindere dal piazzamento finale in campionato e da quello che riserverà un’Europa League decisamente più competitiva di quella dello scorso anno.

    Se De Rossi volesse, potrebbe già firmare per un’altra squadra. La Fiorentina, ad esempio, lo ha cercato. Visto che i Friedkin hanno dimostrato in questi anni di badare molto al consenso dei tifosi, sarebbe un paradosso lasciarsi sfuggire il nuovo uomo simbolo dei romanisti. E poi, per prendere chi?

    Il decisivo mese di aprile, intanto, è iniziato come meglio non si potesse sperare. La Roma ha vinto un derby con cuore e intelligenza, presentandosi più preparata della Lazio da ogni punto di vista. C’è stato anche stavolta lo zampino del tecnico, abile a disegnare una formazione camaleonte, che attaccava con il 4-3-3 e difendeva con cinque uomini in linea per chiudere gli spazi alle avanzate degli esterni e ai trequartisti di Tudor. Lo stop del Bologna a Frosinone compensa il passo falso di Lecce degli uomini di De Rossi, rimasti in piena corsa per il quarto\quinto posto.

    Chi raggiungerà la fatidica quota dei 70 punti alla fine del campionato molto probabilmente si qualificherà alla prossima (e nuova) Champions. Alla Roma mancherebbero quindi cinque vittorie da conquistare nelle ultime sette gare. Difficile ma non impossibile. Vincendo gli scontri diretti con Bologna e Atalanta forse basterebbero altre due successi. Il calendario mette ansia, ma anche in questo caso l’allenatore ha dettato la linea giusta. Affrontare una partita alla volta, con entusiasmo e fiducia. A cominciare da giovedì in Europa League a San Siro, dove il Milan si presenta da favorito ma, in fondo, ha qualcosa in più da perdere rispetto ai giallorossi.

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    Francesco Chini
    Francesco Chini

    E comunque con ddr da inizio stagione staremmo sempre lì: gli scontri con le grandi arrivano ades...

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