L'importanza dell'avere un centravanti. Lo ha ricordato a tutti Destro. Dieci minuti per partorire 'Benedetto', il nome scelto dai tifosi per dare un'anima al primo gol del centravanti, rientrato da un infortunio di sei mesi. Moviimento ad attaccare il primo palo, bordata e rete che si gonfia. La sua rete, il suo gesto, va a confondersi con le realizzazioni sciupate da Gervinho, Ljajic e Florenzi: allora capisci come nel calcio il cinismo, la freddezza sia sempre un passo avanti rispetto alla tecnica.

Destro è rientrato e la Roma ha vinto dopo quattro pareggi. Nelle partite successive all'infortunio di Totti quel posto lo aveva preso Borriello, anche lui uomo d'area decisivo a sbloccare la difficile partita contro il Chievo. Andato ko pure lui, la Roma si è ritrovata di colpo senza i suoi attaccanti. Ora sono rientrati tutti e Rudi Garcia potrà contare su una nuova arma. Simile a quella della Juventus capolista trascinata nelle difficoltà da Tevez e Llorente. A gennaio la sfida decisiva sotto il gelo di Torino. La Roma senza Totti e Gervinho ha tenuto botta, ora è pronta nuovamente a correre come nelle prime dieci giornate speranzosa di un passo falso dei bianconeri.

Gli uomini di Conte incontreranno oltre ai giallorossi, il Sassuolo, l'Atalanta e il Cagliari. Ovvero tre delle quattro squadre che hanno fermato la Roma nel mese di novembre. Magari possono rappresentare un ostacolo anche per loro. In fondo tre punti sono dettagli. E' un gol valido non concesso a Paloschi in Chievo-Juventus. E' un minuto di recupero. Quello che ha permesso a Llorente di sconfiggere l'Udinese e a Berardi di fermare la Roma. Dettagli. Ma il rientro di Destro non lo è. La Roma ha finalmente il suo bomber.