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  • Romamania:| La filosofia è dei perdenti

    Romamania:| La filosofia è dei perdenti

    Torosidis. E' questa la prima risposta del d.s. Sabatini al tentativo di evitare il fallimento anche della Roma 2.0. L'intero apparato dirigenziale e lo stesso Zeman sono a forte rischio per la prossima stagione: 'Il nostro obiettivo è la Champions' avevano intonato in coro Baldini e il boemo durante le ferie natalizie. Un ritornello che con tutta probabilità si ritorcerà contro loro stessi. Ad un mese da quelle parole, la classifica taglia i ponti anche con l'Europa League.

    La missione è impossibile. Recuperare 10 punti in 17 partite, altrimenti si perde il posto di lavoro. Ora la pressione è tutta sulle spalle di chi sta più in basso: l'allenatore. Non lo salverebbe neanche una ipotetica vittoria in Coppa Italia. In sette mesi ha litigato con Stekelenburg, Pjanic, De Rossi, Burdisso, Lamela, Osvaldo e Marquinho. Ha promosso titolari Goicoechea e Tachtsidis. L'uomo con più minuti in campo è attualmente Ivan Piris, bocciato ufficialmente dalla dirigenza con l'arrivo di Torosidis.

    Il paraguaiano è stato l'unico a pagare, il più debole, ma chi ha maggiori responsabilità sono i forti. I dirigenti, quelli per cui 'i risultati sono soddisfacenti'. Il loro comportamento è sempre stato di passività. Hanno lasciato andare alla deriva Luis Enrique (che si è dimesso per disperazione) e lo stesso sta accadendo ora con Zeman. Sono tutti conniventi, in questo fallimento. L'errore di partenza è stato quello di filosofeggiare di 'progetto', di 'futuro': una pazzia. Perché nel mondo dello sport l'unico tempo che conta è il presente e quindi i risultati. La filosofia è dei perdenti.

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