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  • Romamania:| Non ho l'età...

    Romamania:| Non ho l'età...

    • Valerio Nasetti

    Se Basilea-Roma di ieri sera fosse stato un film di Carlo Verdone, il compianto Mario Brega avrebbe sentenziato: 'A svizzero, assaggia sto cioccolato, è Greco!'. Un dolce indigesto per il Basilea, un ottimo dessert per i giallorossi. Soprattutto perchè la pietanza era inaspettata. Dopo il primo servito da Menez ed il secondo da Totti, la Roma sembrava il classico cliente soddisfatto e con la pancia piena. Uno di quelli che rischia di addormentarsi a tavola, se qualcuno non gli tira una gomitata. Ne sono servite due. La prima di Frei, la seconda di Shaquiri, e menomale che pochi minuti dopo il proprietario ha chiuso il locale sancendo la fine della serata. Perchè la Roma sembra proprio quel signore che sazio si addormenta, mentre i ragazzini si divertono a giocare. Forse nasce proprio da qui il malessere stagionale giallorosso. Non ci sono giovani. 

    Appena quattro gli under 30 al fischio iniziale, soltanto Menez sotto i 25 prima dell'ingresso nel finale dell'eroe Greco e di Burdisso. Una difesa composta completamente da over. Per di più gli uomini preposti maggiormente al dinamismo hanno da un pezzo superato il loro 'periodo verde': mi riferisco a Cassetti, Perrotta e Simplicio. Tutti e tre non garantiscono più corsa ed agilità per tutti i novanta minuti. Gli undici della Roma, dunque, in ogni partita vengono attaccati da questi ragazzini di 20-25 anni. Reggono un tempo, poi puntualmente nel secondo sembrano andare in bambola. In realtà sono cotti sia mentalmente (perchè non hanno una trama, uno schema difensivo od offensivo ad aiutarli nella difficoltà) sia fisicamente. E non è una questione di preparazione atletica, bensì di età.

    Allora talvolta si può supplire con l'esperienza (e ieri Totti ha dimostrato di essere un maestro), ma nella maggioranza dei casi, quando di fronte si trova una squadra organizzata e discretamente tecnica, si affonda. Ci vorrebbe un'idea di calcio. Ad oggi senza di quella si può superare il primo turno di Champions per forza d'inerzia, ma Wembley e quella bellissima Coppa dalle grandi orecchie la si continuerà ad ammirare soltanto in tv, magari dopo un'ottima cena, per poi addormentarsi e sognare pure di averla alzata. Peccato che il mattino seguente ci si risveglia, colazione e giornale. C'è una foto di Ranieri: davanti alla panchina e senza idee. Ad maiora. 

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