Un punto. Inutile per la classifica, utile a capire i piccoli miglioramenti: 'Dobbiamo fare attenzione ai dettagli', ripete come una cantilena Luis Enrique. In campo lo scolaretto Piscitella e le matricole Lamela e Borini. Si danno l'anima per accontentare il mister, ma di tempo ce n'è veramente poco. E' servito come un test generale da qui alla fine del campionato. In 30' si è parzialmente visto ciò che dovrà essere la Roma: intensa, dinamica, compatta. Le lacune sono ancora tante, ma parliamoci chiaro: occorre una qualità maggiore dei calciatori stessi per trovare 'la regolarità', altro termine pronunciato spesso dall'asturiano.

Domenica a Siena continuerà ad essere assente De Rossi, e fa tutta la differenza del mondo. Ma non solo: Gago resta in dubbio e non è certo nemmeno il recupero di Osvaldo. Insomma trovato il gioco, pur a sprazzi, ora occorre trovare gli interpreti. La lente d'ingrandimento si sposta definitivamente da Luis Enrique alla squadra stessa in quest'ultimo scorcio di campionato, poi definitivamente a Sabatini e Baldini. Sono usciti i nomi di Jankovic e Cirigliano per la stagione prossima. Altri scolaretti. Evidentemente i reali obiettivi sono tenuti ben nascosti.

Febbraio è il mese dei primi, tiepidissimi sondaggi. Diciamo che il mercato della Roma viaggia su due linee parallele: uno di reclutamento, nel quale si ingaggiano i Nico Lopez e i Ferrante di turno, e l'altro di potenziamento, per dare sostanza alle parole pronunciate ad inizio settimana da De Rossi: 'E' l'ultimo anno che voglio partire in seconda linea'. Capito, direttori?