De Rossi scalzato da Tachtsidis. Ancora una volta. Zeman rimane fermo nelle sue convinzioni e nei test di ieri pomeriggio ha prima inserito il Campione del Mondo nella squadra riserve e poi da mediano, elevando il greco arrivato da Verona a un Pirlo o a un Pizarro. Mancano ancora due giorni alla partita di Genoa, le scelte sono ancora in divenire, ma di sicuro se De Rossi sta lottando ancora per un posto nell'undici titolare, Tachtsidis appare come l'elemento irremovibile. Il perno del centrocampo, il regista, il volante della squadra.

Il boemo vede in lui un potenziale campione: lo disse al ds Sabatini nel momento clou della trattativa con i Grifoni. Ma alla luce delle opache prestazioni fin qui offerte da Panagiotis, quella di Zeman sembra esser diventata più una sfida personale, che una scelta per il bene della Roma. Così si rischiano di perdere due giocatori: una promessa e un fuoriclasse. Tachtsidis ha 21 anni, De Rossi 29. L'idea di dar fiducia ai giovani è bella da proporre, ma mandare allo sbaraglio un ragazzo ancora acerbo per la serie A è controproducente. Soprattutto se lo scotto da pagare consiste nel decentrare il tuo miglior elemento.

In allenamento e dalla panchina Pana potrebbe imparare molto di più, osservando chi di strada ne ha già percorsa. De Rossi è diventato De Rossi perché a vent'anni Capello lo invitava a seguire come esempio Emerson: tutti gli ultimi grandi registi sono diventati tali dopo anni di gavetta. Per maggiori informazioni chiedere a Pirlo, a Pizarro, e allo stesso Ambrosini, che di filo spinato ne hanno masticato tanto.