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  • Romamania: 'rovesciare' il destino

    Romamania: 'rovesciare' il destino

    La rovesciata di Florenzi non è soltanto un magnifico gesto tecnico ma l'esatta metafora delle speranze di tutto l'ambiente romanista. Rovesciare il destino, per una volta contro una big. I giallorossi negli ultimi dieci anni sono stati sfortunati nello sfornare le proprie migliori stagioni negli anni d'oro di Milan (2004) e Inter (2008, 2010), oggi in piena crisi. Il successo contro il Genoa ha permesso alla Roma di ottenere una media punti migliore rispetto a quella avuta nell'anno dello scudetto del 2001 (2,31 contro 2,29), ma la Juventus sta rasentando l'impossibile grazie alle 17 vittorie nelle prime 19 gare. 

    Quel secondo posto del 2004 giunse al cospetto di una squadra appena reduce da una vittoria in Champions League e che si apprestava a disputare la finale più clamorosa della propria storia l'anno dopo. I giallorossi tennero per oltre un girone dopodichè, qualche sfortunata partita casalinga e il finale di campionato disputato sul campo neutro di Palermo con l'Olimpico squalificato, permisero al Milan di vincere in scioltezza con undici punti di vantaggio. L'altro testa a testa fu nel 2008. Spalletti contro Mancini, tra roventi polemiche arbitrali. La spuntarono i nerazzurri all'ultima giornata così come nel 2010, dopo l'incredibile rimonta di Ranieri (da -14) su Mourinho.

    Quest'anno il nemico si chiama Juventus e i giallorossi per credere al rovesciamento del destino dovranno recuperare almeno sei degli otto punti nelle prossime diciasette giornate, per poi giocarsi tutto nello scontro diretto. Rovesciare il destino si può, lo ha insegnato Florenzi, al centro di alcune polemiche dopo le ultime prestazioni deludenti che gli sono costate il posto da titolare. Vendicare il gol di Turone del 1981 e quel Roma-Lecce del 1986 rappresenta una crociata, una missione, sopratutto a fronte dei grandi sforzi profusi dalla società. L'arrivo di Nainggolan è un segnale chiaro. La società e la squadra ci credono. I tifosi ancora di più. La Juve dovrà mollare qualcosa e la Roma è sempre più affamata di gloria. 

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