Sarà l'argomento della settimana. Dunque meglio farci trovare pronti e parlarne subito. In vista della partita di domenica prossima a Siena si parlerà molto di ballottaggio tra i pali. Stekelenburg sta recuperando dall'infortunio, mentre Goicoechea sta convincendo Zeman nonostante qualche papera di troppo. Qualsiasi decisione sarà presa dal tecnico boemo sarà fonte di critiche, ma è normale: è la stampa, bellezza. E poi effettivamente il preferire l'uno o l'altro ha i suoi pro e contro.

Se arriveremo a commentare una partita nella quale l'uruguaiano sarà in porta e l'olandese in panchina, si correrà sia il rischio di bruciare un giovane di belle speranze, sia quello di deprezzare definitivamente un giocatore di fatto messo sul mercato (o in senso positivo avere in pugno un ottimo futuro pagato appena 700mila euro). Al contrario, continuare a puntare su Stekelenburg potrebbe da una parte consentire a Goicoechea di crescere con calma, ma dall'altra il suo ritorno rischierebbe di essere controproducente per la squadra, perché Maarten sa bene di non rappresentare il massimo per il suo allenatore e ciò può attaccarne la sicurezza.

D'altra parte questo è lo scenario che si propone quando un portiere è scelto dalla società, l'altro dall'allenatore. Tutto già scritto e previsto. Probabilmente per questo motivo il club aveva messo in vendita l'olandese negli ultimi giorni di mercato, ma ormai era troppo tardi. A gennaio o a fine anno il dubbio dovrà essere sciolto: se rinnova Stekelenburg, Goicoechea non dovrà essere riscattato e allora bye bye boemo. Altrimenti via subito l'olandese, acquisto di Goicoechea e conferma di Zeman. Baldini e Sabatini, tocca a voi.