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  • Romamania: Spalletti, quante occasioni sprecate. E quel Salah sostituito...

    Romamania: Spalletti, quante occasioni sprecate. E quel Salah sostituito...

    • Francesca Schito
    Guardarsi indietro e vedere i punti lasciati per strada. Anche quest'anno il leit motiv della stagione della Roma è questo, piangere sul latte versato e rimpiangere le occasioni buttate al vento. Lasciando da parte l'esordio infelice nei preliminari di Champions contro il Porto e concentrandosi solo sul campionato, non possono non essere archiviate come occasioni sprecate per i colori giallorossi il pareggio di Cagliari (doppio vantaggio dei capitolini raggiunti poi dai gol di Borriello e Sau), la sconfitta sul campo di Fiorentina e Torino - più meritata quella contro gli uomini di Mihajlovic che non quella contro i viola - e il pareggio di Empoli in cui Skorupski decise di ergersi a salvatore della patria. Alla lista va aggiunta la sconfitta odierna contro l'Atalanta. Senza togliere i meriti agli avversari - granata e nerazzurri in testa -, la Roma ha molto da recriminare con se stessa per i punti persi per strada. 

    Il primo a doversi addossare le colpe del più classico "vorrei ma non posso" è Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo è sempre molto attento e puntuale in conferenza stampa a sottolineare quali sono i "comportamenti giusti", quelli che dovrebbero permettere alla sua squadra di fare quel salto di qualità che troppo spesso è stato citato ma mai si è visto nella realtà.

    I limiti nella partita odierna sono quanto mai davanti agli occhi di tutti. Una squadra tanto sprecona nel primo tempo, quanto totalmente in balia dell'avversario nella ripresa. Almeno tre le occasioni sprecate da Salah nei primi 45', ma l'egiziano si è dimostrato la vera spina nel fianco della difesa bergamasca: "Nel primo tempo abbiamo sofferto solo le imbucate di Salah", le parole di Gasperini nel post partita. Eppure anche qui le scelte di Spalletti non sembrano essere state le migliori visto che quando c'è stato da cambiare qualcosa il primo tra gli esclusi è stato proprio l'egiziano. Una scelta che il tecnico ha difeso al termine del match ma che ha tolto l'unica speranza offensiva ai giallorossi. Sintomatica di una mentalità tutt'altro che vincente anche l'uscita dal campo di Perotti per Paredes: l'argentino si è incamminato lentamente verso gli spogliatoi invece di correre dal compagno per recuperare un risultato non positivo per la sua squadra.

    Nervoso anche Nainggolan al momento del cambio: il belga non sembra più lo stesso rispetto alla scorsa stagione. L'anno post impegno con la nazionale è sempre un terno al lotto per le squadre che hanno tanti giocatori impegnati con le selezioni dei propri paesi, ma in questo caso anche la nuova posizione, più avanzata, cucitagli addosso dal tecnico toscano non giova al giocatore che ha più volte sottolineato di preferire una posizione più arretrata che non lo costringa a giocare spalle alla porta. 

    Alla ripresa dalla sosta, Spalletti si ritrova tra le mani una squadra incompiuta. Il campionato è ancora lungo, ma di questo passo sarà davvero dura lottare per la vetta. 

    SONDAGGIO: COLPA DI SPALLETTI O MERITO DI GASPERINI? 
     

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