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  • Romamania:| Zeman, fai il mister

    Romamania:| Zeman, fai il mister

    Se lo chiedeva pure Venditti tredici anni fa. 'Ma perché non cambi mai?'. La coscienza di Zeman parla, non si limita a pensare, impossibile fermarsi e ragionare. E' un movimento meccanico quello di rispondere a tutte le domande, anche quelle di cui l'interlocutore già conosce la risposta. I cronisti lanciano l'amo, Zeman abbocca. Sempre. Per tutta l'estate, in tutte le conferenze stampa, Zeman ha risposto almeno una volta sul tema della giustizia sportiva con riferimenti indiretti su Conte, innescando un surplus di 'violenza mediatica' di cui francamente non si sentiva il bisogno. Ieri ha addirittura sparato più in alto: sulla Figc e sul suo stesso club.

    Soffermiamoci un attimo su questo punto, forse il meno discusso a livello nazionale nelle ultime 24 ore. Zeman ha dichiarato: 'Il calcio deve uscire dalla finanza e dalla politica', in aperta contraddizione con il profilo del club giallorosso made in Usa. Il socio di minoranza della Roma è una banca (Unicredit) e la società è alla ricerca di un'area per costruire il nuovo stadio di proprietà: quindi il confronto con la politica è diretto e continuo, come dimostrano le parole rilasciate ieri dal delegato del Comune, Alessandro Cochi. Non per nulla, da Trigoria sono molto indispettiti per le parole espresse dal proprio allenatore e hanno avanzato esplicita richiesta di correggere il tiro almeno su Abete, immaginiamo per non apparire autoreferenziali.

    'Il nemico del calcio'. Che Zeman sia in netto disaccordo su come debba essere gestito questo sport, è ormai noto: ma in riferimento alle sue tante recenti uscite, c'è da fare un'ultima riflessione. Che Zeman si decida. Se vuole contribuire grazie alle sue idee a migliorare il calcio e le sue sfere, si candidi ad una poltrona dirigenziale, s'impegni affinché possa avere un qualche potere decisionale. Ma finché vorrà continuare ad essere un allenatore, in questo caso della Roma, si concentri soltanto sul campo e sul lavoro per il quale è pagato. Lo ringrazieremo sempre per aver dato luce al problema del doping, all'abuso di farmaci, ma gli 'slogan' dell'ultimo periodo appaiono semplici sfoghi, con poca sostanza, da 'grillo parlante'. Non se ne può più.

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