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  • Romano: l'Inter cambia idea su Icardi

    Romano: l'Inter cambia idea su Icardi

    Un'epopea. Che non smette di sorprendere. Questo e molto di più sta diventando il rinnovo di Mauro Icardi, un tormentone che va avanti da inizio febbraio tra mille puntate diverse, protagonisti che cambiano e sostanza che rimane: la firma di Maurito sul nuovo accordo con l'Inter non arriva. E naturalmente senza non si può andare avanti, perché l'ingaggio intorno ai 900mila euro per un '93 potenziale capocannoniere della Serie A fa quasi sorridere visto quello di molti suoi compagni di squadra. Ma la telenovela da qualche settimana aveva iniziato a stufare anche lui, Icardi, che non a caso ha lasciato il suo vecchio agente per affidarsi a Wanda Nara, come vi abbiamo raccontato. E la moglie di Mauro con i legali di fiducia ha subito fatto chiarezza: accordo con l'Inter intorno ai 3,5 milioni stagionali fino al 2019, con diritti d'immagine divisi a metà. Sembrava il passo definitivo. Sembrava, appunto. 

    L'INTER FA RETROMARCIA - La promessa tra la società e Icardi era totale: intesa raggiunta, strette di mano e contratto da firmare con ultimatum per questa settimana. Insomma, Maurito è rimasto nella giornata di ieri in attesa della mail per mettere nero su bianco. Tanto che Wanda Nara aveva annullato - come previsto - la missione a Madrid dello scorso lunedì nella convinzione di poter annunciare il rinnovo proprio in questi giorni. Cos'è andato storto, ancora? Questa volta a sorprendere tutti è stata la posizione dell'Inter. Che aveva inizialmente accettato le modifiche sul nuovo contratto proposte da Wanda e i suoi legali di fiducia, per poi cambiare idea. Non c'è più la convinzione di firmare su queste basi, soprattutto per quanto riguarda i diritti d'immagine, tasto dolente cui Erick Thohir tiene tantissimo. Una sterzata che ha sorpreso non poco Icardi e il suo entourage: Maurito infatti aveva fatto filtrare la sua volontà totale di restare all'Inter, nonostante le tante offerte arrivate con ingaggio al rialzo da tanti top club europei. Ha dato la sua parola a Mancini, crede nel progetto dell'Inter e non vuole abbandonare una società che porta nel cuore in un momento difficile, anche perché molto legato a tutto l'ambiente. Ma l'ennesimo stop quando sembrava proprio tutto fatto è stato un fulmine a ciel sereno. 

    LE BIG D'EUROPA CHIAMANO - Per questo, l'entourage di Icardi è comprensibilmente infastidito. Non c'è più l'ex procuratore a complicare le cose, da Maurito era arrivato il totale via libera su cui l'Inter era d'accordo prima di ripensarci, per ridiscuterne. Servirà un nuovo punto d'incontro ma in tempi brevissimi. Perché l'ultimatum scade a giorni e il gruppo Icardi è irritato: questione di rispetto su un'intesa sigillata da strette di mano poi ritrattate. Una frattura da ricomporre in fretta, quindi. Perché è lecito pensare da parte di Icardi che la frenata nerazzurra (assolutamente imprevista) possa essere figlia di un'idea di cessione, qualora arrivi una grossa offerta. Sarebbe sicuramente un colpo di scena, intanto il rinnovo resta fermo. Questa volta per colpa dell'Inter. Con il Chelsea che si è fatto sentire ancora con l'entourage dell'argentino, esattamente come l'Atletico Madrid che si è mosso tramite un uomo di fiducia di Caminero per capire la situazione. Insomma, le big d'Europa fanno sul serio e hanno mosso contatti concreti. Icardi fino a qualche giorno fa le aveva messe in stand-by, priorità al rinnovo con l'Inter e al progetto nerazzurro con tanto di promessa al Mancio. Adesso, la frenata sulle cifre da ridiscutere e il mancato arrivo del nuovo contratto da firmare riportano il caos attorno a Icardi, il patto è venuto meno. E se mezza Europa chiama, non ci può più permettere di aspettare o di rinviare. Altrimenti si rischierà l'addio. Altro che epopea... 

    Fabrizio Romano

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