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  • Salah come Maradona nell'82: 'gol e botte', Sergio Ramos tra i top di sempre

    Salah come Maradona nell'82: 'gol e botte', Sergio Ramos tra i top di sempre

    • Alessandro Di Gioia
    "Il primo modo di difendere è attaccare": se questo mantra applicato al calcio è diventato una sorta di "legge non scritta" nel 2000 del mondo del pallone, il difensore del Real Madrid Sergio Ramos ne è sicuramente il miglior interprete. Il tutto condito da una prestanza fisica, una furbizia e una capacità di leggere le situazioni fuori dal comune: doti che, se estremizzate, possono anche diventare difetti e sfociare nell'antisportività, quando la competitività aumenta e l'agonismo sale. Proprio quello che è accaduto ieri sera nel corso della finale di Champions League vinta dai Blancos contro il Liverpool, la terza consecutiva e da capitano per l'ex Siviglia, la quarta totale, quattro come i campionati spagnoli conquistati: prima l'intervento scomposto su Salah, che ha estromesso l'egiziano dalla partita, poi il colpo rifilato a Karius a gioco fermo.

    RAMOS COME IL SIGNOR WOLF, RISOLVE PROBLEMI - Talento, 'cazzimma' e tanti gol, spesso decisivi, come avvenuto nella finale di quattro anni fa contro l'Atletico: quando c’è un problema, Ramos lo risolve, come il signor Wolf del film "Pulp Fiction" di Tarantino. Impossibile stabilire la volontarietà nell'intervento che ha tagliato fuori lo spauracchio del Liverpool dalla partita: sicuramente è stato scomposto, anche se è Salah a cominciare il fallo, mentre è proprio lo spagnolo a rimanergli abbarbicato e a cadergli sulla spalla, provocandone la fuoriuscita. Quello che è certo, è il risultato: l'egiziano, maggior pericolo per il Real, sostituito dall'impalpabile Lallana, e Champions League in bottega. Nel calcio ci sta anche questo, si è sempre verificato e fa parte del gioco -chi ha giocato lo sa: la furbizia è differente dalla voglia di far male, tanto più che Ramos svrebbe tranquillamente potuto optare per un altro tipo di intervento, qualora avesse davvero volontariamente voluto fare male al numero 11 dei Reds. 

    COME GENTILE CON MARADONA - Una marcatura stretta, che ha ricordato quella effettuata da Claudio Gentile nel match tra Italia e Argentina nel Mondiale del 1982: aI tempi il gioco maschio era maggiormente tollerato e l’arbitro rumeno Nicolae Rainea fischiò 23 falli contro il difensore azzurro, numero inimmaginabile oggi. "Gentile fece impazzire “quella bestia iperbolica” di Diego", scrisse Gianni Brera, mentre Furio Zara afferma: "Lo irretì, lo piallò, lo smontò e diede fuoco al foglietto delle istruzioni". 'Corazòn, caracter y pasion', quelli mostrati ieri e in tutta la carriera dal fiero Sergio Ramos, uomo capace di mettersi contro a tutto il tifo della sua città, reo di averlo insultato per tutta la partita in un Siviglia-Real: sempre decisivo, nel bene e nel male. Non male, per uno che da piccolo voleva fare il torero. 

    @AleDigio89
     

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