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Sampdoria, a tutto Pecini: 'Ecco la nostra strategia, e per i prossimi colpi...'

Sampdoria, a tutto Pecini: 'Ecco la nostra strategia, e per i prossimi colpi...'

  • Lorenzo Montaldo
La Sampdoria, in casa, ha un vero fuoriclasse. Uno dei migliori in Italia nel suo ruolo, ma non parliamo di Torreira, o Skriniar, o Schick. Parliamo di chi invece questi giocatori li ha individuati, scoperti, seguiti e, in collaborazione con il ds Osti, portati in blucerchiato. Parliamo ovviamente di Riccardo Pecini, il capo dello scout blucerchiato.
 
In una lunga intervista rilasciata a Tuttosport, il dirigente doriano ha raccontato la sua strategia di lavoro, tra passato e, ovviamente, futuro: "Intanto bisogna capire il contesto in cui si deve operare" attacca Pecini parlando di come opera a Genova. "Tanto per capirci: un conto è lavorare nel Manchester United e un conto qui alla Samp. Sono due mondi completamente diversi sotto tutti i profili: disponibilità economica, obiettivi... Una volta realizzato dove sei e il progetto che la società intende perseguire, si opera di conseguenza. Di base, un club come il nostro cerca la prospettiva, ossia la costruzione di una squadra composta perlopiù da giovani che possano crescere e garantire un futuro sportivo importante e anche economico. Una volta che ci siamo resi conto della persona e dell’eventuale compatibilità al progetto si passa alla fase successiva. Io e Osti decidiamo per il tentativo d’acquisto e ci rivolgiamo al presidente Ferrero e all’avvocato Romei per avere il via libera".

Tra i colpi preferiti, Pecini cita alcuni nomi importanti: "Al Monaco feci firmare Falcao il 10 febbraio e i media lo scorpino il 10 luglio... Alla Samp Icardi, Zaza, Falcone preso a 14 anni, e lo stesso Ivan. Al Monaco portai Kondogbia. E in questi ultimi anni alla Samp abbiamo anche fatto un lavoro a lungo termine: alcune promesse sono già nostre tra cui Palumbo, Capezzi, Rocca, Bonazzoli e lo stesso Torreira preso e lasciato per un anno al Pescara e ora qui con noi. Sono tutti investimenti che torneranno utili alla causa. Ma tutti quelli che siamo riusciti a portare con noi in un modo o nell’altro ci hanno arricchito".

Per ogni giocatore doriano c'è una qualità in particolare che Pecini nota da subito: "L’affidabilità. Come quella di Skriniar, per fare un esempio. Di Linetty mi impressiona l’intelligenza. Praet, talento vero, rispetto ad altri suoi compagni ha dovuto sostenere un percorso diverso. Il tecnico gli sta insegnando come muoversi in un contesto diverso da quello a cui era abituato e un altro ruolo. Ma possiede grandi qualità. Schick? Visto, conosciuto e decisione unanime immediata: deve venire da noi. Siamo riusciti a convincerlo del la bontà del nostro progetto e grazie al sacrificio economico della società l’abbiamo preso. Non è stato facile assicurarcelo, c’era molta concorrenza, anche di società importanti. Simic ha ottime potenzialità ma deve seguire lo stesso percorso di Skriniar. Bereszinsky è un grande atleta con spazi di miglioramento sotto il profilo tattico. Siamo già soddisfatti di lui".

Per il futuro, Pecini ha altri colpi in canna: "Stiamo battendo l’Europa, ma stiamo lavoriamo molto con il Sud America, abbiamo un bravissimo scout residente lì e inoltre abbiamo iniziato a operare anche in Africa. Proprio l’Africa diventerà un bacino importante per i migliori club. Ci sono tanti giovani in rampa di lancio, ma... meglio non fare nomi".

"La strategia della Samp mi pare chiara: dare continuità a questo gruppo di lavoro e se possibile implementarlo" conclude il dirigente. "Per esempio, lavoriamo molto anche sulla Primavera, alcuni ragazzi già si allenano con Giampaolo. Per me Ivan è stato l’esempio perfetto di come deve lavorare un settore giovanile. Ha funzionato tutto affinché David arrivasse a competere in prima squadra. Icardi? Quello fu diverso, perchè si trattava di un giocatore molto pronto che aveva soltanto bisogno di una vetrina per fare il definitivo salto di qualità. Prossimo colpo? Qualcuno c'è, ma non lo posso dire..."

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