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  • Sampdoria-Fiorentina:| La sera dei 'cattivi pensieri'

    Sampdoria-Fiorentina:| La sera dei 'cattivi pensieri'

    • Luca Cellini

    A Genova ancora oggi la ricordano come una delle sere più fredde della città portuale ligure. Quel 5 febbraio 2005 non è una data che i tifosi della Fiorentina possono dimenticare facilmente, visto che una concatenazione di eventi la rende una delle pagine più brutte della storia del club viola. Il risultato finale, 3-0 per la formazione blucerchiata, è un optional nel tardo pomeriggio di un sabato d'inverno, caratterizzato già nei primi dieci minuti da due espulsioni in casa viola, sanzionate con troppo zelo dall'arbitro Dondarini di Finale Emilia.

    La Samp in 33 minuti va avanti 2-0 - a segno Flachi e Tonetto -, ma è nell'intervallo che accade l'imprevedibile, visto che l'allora direttore generale viola Fabrizio Lucchesi aggredisce fisicamente e verbalmente il fischietto emiliano, facendo volare - riporteranno le cronache i mesi successivi, quando verranno fuori le intercettazioni di Calciopoli - anche un piatto con i pasticcini presente nello spogliatoio della quaterna arbitrale.

    In tribuna a guardare la brutta partita di Marassi c'è il futuro societario del club, con Pantaleo Corvino, poi divenuto d.s. viola, a sbirciare i giocatori della squadra che dovrà gestire. Il secondo tempo è un match a senso unico, giocato undici contro nove dal club sampdoriano, che realizzerà anche con Diana. L'ultimo colpo di scena a fine partita, nella sala interviste, quando davanti alle domande dei cronisti sull'arbitraggio il tecnico viola di allora, Dino Zoff, parlerà di 'cattivi pensieri'. Un semplice sfogo per qualcuno, ma alla luce di quanto emerso poi da Calciopoli parecchi hanno rivalutato quelle dichiarazioni...

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