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    Sampdoria, Lombardo: 'Domenica sarò allo stadio, Mancini quanto sentiva i derby...'

    Sampdoria, Lombardo: 'Domenica sarò allo stadio, Mancini quanto sentiva i derby...'

    • Lorenzo Montaldo
    Qualche derby Attilio Lombardo lo ha giocato, e vinto. E qualche soddisfazione con la maglia della Sampdoria l'indimenticato esterno dello scudetto blucerchiato se l'è tolta. Oggi Lombardo segue sempre il Doria, e soffre a modo suo durante il match contro il Genoa: "Le sensazioni sono diverse. Lo vivo con grande emotività, ma non con le stesse sensazioni del giocatore. Domenica sarò allo stadio dopo tanti anni, da tifoso. Stavolta vado in tribuna, in altri casi sono stato anche nella Sud. Mi incuriosisce l'atmosfera, perché poi al di là del risultato si parla di quello" ha detto a Il Secolo XIX. 

    "Partivamo dall'Astor di Nervi, il viaggio in pullman non era proprio breve. Ero attratto dai balconi delle case, quasi tutti avevano esposto una bandiera blucerchiata o una Rossoblu. Ma una volta passate sotto il tunnel di Brignole, si entrava in 'guerra'. Da una parte entusiasmo incitamenti, dall'altra insulti. La discesina per arrivare agli spogliatoi era poi proprio l'apoteosi". 

    Lombardo ha un ricordo particolare in merito al derby: "Io ho segnato sotto la Nord, goduria piena. In quella Samp, comunque, i gol non li dovevo fare io... E se andate a vedere gli stessi Vialli e Mancini non ne hanno segnato molti nei derby. Mancini la sentiva in modo particolare, non perché odiasse il Genoa, ma perché sentiva di essere nato con la maglia blucerchiata sulla pelle". Ancora oggi, tutti si ricordano di Lombardo: "Mi fermano, mi dicono, caspita quando c'eri tu... 'Non abbiamo visto altri come te, perché non giochi 20 minuti'. E come no, mezz'ora la farei ancora... Ma non si può. Ci sono leggi fisiologiche contro le quali nessun allenamento può competere". Peccato.

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