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  • Sampmania:| Alle porte del paradiso

    Sampmania:| Alle porte del paradiso

    • Matteo Oneto

    Il grande giorno è arrivato. Questa sera la Sampdoria scenderà in campo per cercare di raggiungere il sogno Champions. Il Werder Brema rappresenta l'ultimo ostacolo da superare prima di poter accedere al paradiso calcistico pronto ad offrire alla Samp blasone, soldi ed emozioni uniche.

    Da oggi e fino a martedì prossimo non sarà più il momento di ragionare sui possibili acquisti sfumati, sulla blindatura dei gioielli o sulla partenza di giocatori fondamentali: da oggi si torna a parlare di campo, per una sfida che fa già parte della storia blucerchiata. I tifosi hanno dimostrato piena fiducia nella società: ore e ore di coda notturna per arrivare ai pochi biglietti messi a disposizione dal Werder. Ieri sera la partenza con ogni mezzo per raggiungere i propri colori, senza pensare a quello che in sede di mercato poteva essere e non è stato.
     
    Scendere in campo questa sera sarà un onore e una grossa responsabilità sia per chi questa realtà se la sente cucita addosso come Palombo, sia per quei ragazzi che fino a pochi anni fa portavano i colori blucerchiati sul tetto d'Italia, nelle selezioni giovanili. Fondamentale per tutti sarà trasformare l'emozione in carica positiva, tenendo sempre presente che oggi a Brema si scriverà solamente una parte della storia; il finale arriverà tra una settimana tra le mura amiche di Marassi.
     
    Di Carlo - esordio ufficiale per lui sulla panchina blucerchiata - avrà preparato i suoi a giocare più con la testa che con il cuore. Gli undici titolari sono praticamente decisi, i dubbi riguardano il compagno in mediana di Palombo (sarà uno tra Poli, Tissone e Dessena) e il ballottaggio sulla sinistra tra Mannini e Guberti, con il primo favorito.
     
    Di fronte ci sarà un Werder scioccato dal trasferimento di Ozil ma non per questo meno combattivo. Infortunato Naldo, Schaff, dovrà studiare una soluzione in difesa, mentre in attacco sembra deciso a schierare il duo Hugo Almeida-Pizzarro. Dicotto anni dopo la punizione di Koeman, la Sampdoria torna a giocarsi la Champions League. Mancini, Vialli, Cerezo e Pagliuca potrebbero finalmente avere degli eredi.

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