15 maggio 2010: la Samp batte il Napoli e vola ai preliminari di Champions League, la metà blucerchiaao della città si riserva in piazza per aspettare il pullman scoperto con sopra gli eroi del momento. Su quel mezzo, solitamente utilizzato per far vedere ai turisti il centro cittadino, salgono Pazzini, Palombo, Gastaldello, Storari, Cassano e Gigi Delneri, ma non Marotta. Tutti si accorgono subito della sua mancanza; il direttore non partecipa alla festa, ha già firmato per la Juventus.

Marotta lascia nel momento più alto della sua storia blucerchiata. In 8 anni ha rilanciato la Samp dalla serie B alla Champions League, con stile ed educazione, riuscendo a ricreare quell'isola felice che mancava dall'epoca di Mantovani e della Sampdoro. I tifosi domenica non potranno fare altro che ringraziare chi ha portato a Marassi campioni affermati come Pazzini e Cassano affiancandoli a giovani diventati idoli come Palombo. Ma se l'applauso della Sud salirà alto, chissà quale sarà la reazione del presidente Garrone. I due non si sono lasciati bene, ma forse rivedendosi ripenseranno a tutte le gioie vissute insieme, le tante battaglie vinte fianco a fianco, trovando infine il modo per metterci una pietra sopra.

Solo applausi, sorrisi e complimenti verranno riservati a Gigi Delneri, perché l'anno passato insieme rimarrà scolpito nella memoria di chiunque. Dodici mesi in cui il tecnico di Aquileia è riuscito a modo suo a farsi amare da tutti, facendo cambiare idea a chi a inizio stagione storceva il naso per la sua scelta, a chi lo aveva messo in croce per la questione Cassano e a chi infine in lui aveva sempre creduto, società e giocatori in primis. Sarà emozionante vederlo solcare il prato del 'Ferraris' e vederlo riabbracciare quei ragazzi che con lui hanno vissuto la migliore stagione della carriera.

Bentornati a tutti e due, e bentornato anche a Marco Storari, che con le sue parate è stato l'uomo in più della Samp da Champions. Arriverà da avversario e il  mercato potrebbe portarlo dalla parte opposta di Genova, a meno che i suo ex tifosi, domenica, non gli facciano cambiare idea.