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  • Sampmania: Budimir, un manovale che scalpita nella Samp dei poeti

    Sampmania: Budimir, un manovale che scalpita nella Samp dei poeti

    • Lorenzo Montaldo
    Arrivando alla Sampdoria, Ante Budimir prevedeva di incontrare qualche ostacolo nel ritagliarsi uno spazio importante, a maggior ragione in una piazza dove la concorrenza risponde al nome di Fabio Quagliarella e Luis Muriel. Anche perchè un solo campionato di livello alle spalle da solo non basta a giustificare una pretesa di titolarità. Probabilmente però il centravanti croato non si aspettava così tante difficoltà.

    98 minuti in 5 partite tra campionato e Coppa Italia sono veramente una miseria. Un minutaggio che si abbassa ancora se consideriamo le ultime 4 gare: un quarto d'ora contro il Cagliari, neppure entrato contro Milan, Bologna, e Palermo. Lo spazio, per Budimir, è ridotto al lumicino.

    A suo elogio va detto che sino ad oggi non c'è stata alcuna parola fuori posto, nessuno screzio, nè lamentela: solo tanto impegno e applicazione in allenamento, poche parole e fatti. Qualità che non possono non essere apprezzate da chi segue le vicende della Samp. Si pensava che Budimir potesse avere un'occasione contro la Roma, complice anche un Muriel appannato dai voli intercontinentali e da un impiego continuo con club e nazionale: così non è stato, e la grande occasione per Ante da Zenica non è ancora arrivata.

    La situazione era molto simile a quella di oggi: una lunga sosta, Quagliarella parso un po' in difficoltà fisica, e Muriel che fa avanti e indietro dal Sudamerica all'Italia. Anche il numero 24, nelle ultime uscite, pareva  aver perso un po' lo smalto delle prime partite. Ulteriori stimoli, se mai ce ne fosse bisogno, per Budimir, che dal canto suo ha sfruttato come meglio non poteva l'unica occasione di visibilità agli occhi di Giampaolo. Nella partitella con la Primavera a Bogliasco ha fatto tutto lui. Tre gol, nei 60 minuti a disposizione, che lo hanno nuovamente riportato sotto i riflettori e nei pensieri dell'allenatore. Più di così, che deve fare?

    E' interessante anche osservare che Giampaolo lo ha provato come terminale offensivo - e questo era scontato, di certo Budimir non è una seconda punta - ma supportato da Quagliarella.  Lo ha fatto un po' per necessità (mancano sia Muriel che Schick, al momento non ci sono altri attaccanti) un po' per convinzione. Nella testa del tecnico ex Empoli, Budimir è l'alternativa all'intoccabile Muriel, Schick è l'alter ego di Quagliarella.

    Difficile quindi pensare di poter vedere almeno per il momento una coppia Muriel-Budimir. Si tratta di un tandem intrigante, che stuzzica parecchi appassionati e anche il sottoscritto: con un riferimento centrale pronto a fare a sportellate con la difesa avversaria e a 'spizzare' la palla per creare spazi,  la progressione di Muriel potrebbe essere esaltata anche più di quanto non lo sia già ora. 

    Tutte ipotesi per il momento, riflessioni teoretiche da assenza di campionato. Molto meglio fare come Budimir, che è l'antitesi dell'astratto: concreto, solido, magari meno appagante esteticamente, ma affidabile e quadrato. Un manovale dell'area di rigore, insomma: nella Samp dei poeti e degli intellettuali, la sua presenza può essere fondamentale. 

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