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  • Sampmania: Muriel bomber sottovalutato, perché regalarlo?

    Sampmania: Muriel bomber sottovalutato, perché regalarlo?

    • Lorenzo Montaldo
    'Discontinuo', 'poco affidabile', 'gioca dieci minuti a partita'. Ed è già un miglioramento, considerando che un anno fa era 'grasso', 'lento', 'poco incisivo', e in tanti pensavano che il suo valore di mercato si aggirasse sui 6-7 milioni di euro. Abbastanza da permettere alla Sampdoria di rientrare (almeno parzialmente, considerando anche l'ammortamento) dell'investimento fatto nel gennaio 2015 per portarlo a Genova. Sono queste le critiche che i detrattori di Luis Muriel muovono al centravanti, un giocatore capace di portare in dote 11 gol in 31 partite in questa stagione. Pochi per un attaccante da trenta milioni? Forse, ma il numero 9 colombiano ha messo lo zampino complessivamente in 20 delle reti segnate dalla Samp, considerando anche i 9 assist serviti ai compagni. E il computo sale, se si tiene conto di tutte le occasioni propiziate dai suoi strappi e dalle sue accelerazioni.

    Di cosa parliamo, quindi? Di un giocatore che prende sì delle lunghe pause all'interno di una gara, oppure di un calciatore che da solo ha influenzato il 41% dei gol realizzati dalla Sampdoria in stagione? La risposta più giusta, a mio modo di vedere, è la seconda. Anche perchè dell'ex Udinese si sente spesso dire che è un giocatore sopravvalutato. Io penso che sia tutto il contrario. E' vero, Muriel non gioca tutta la partita con la stessa intensità di quei minuti 'alla Muriel'. Altrimenti staremmo parlando di un calciatore di un piano totalmente inarrivabile per la Sampdoria. I minuti 'alla Muriel' possono essere 5, 10, 45 o più raramente 90, ma in quel lasso di tempo Luis da San Tomas fa letteralmente quello che vuole. Ed è capace di cambiare da solo l'andamento della partita. Con il Sassuolo, all'andata, ha sonnecchiato per tutta la gara. Poi ha spaccato il match, gli sono bastate due accelerazioni. Con l'Atalanta al rientro non si è visto mai. Almeno sino a che non ha controllato un pallone all'interno dell'area saltando Gabriel Silva, si è fatto stendere e ha segnato il conseguente rigore. Gli esempi non finiscono qui, ce ne sono tantissimi nell'arco di un campionato. Ricordate i due derby? A Genova non se li scorda nessuno, nè da una sponda nè dall'altra.

    Per una squadra del livello della Sampdoria, avere un giocatore capace di decidere una partita con un lampo, anche in una giornata grigia, è un lusso che difficilmente ricapita. Ecco perchè Muriel, nell'economia di una formazione come quella blucerchiata, pesa tantissimo. Ed ecco perchè giustamente il club doriano non vuole deprezzare un giocatore amato dal suo pubblico, decisivo anche se a tratti discontinuo, capace anche di creare attorno a sé una discreta attenzione mediatica. Sostituire un giocatore del genere non è facile, anche con venticinque milioni freschi nelle casse doriane. Le offerte arrivate in questi giorni a Corte Lambruschini per il colombiano fanno sorridere: 18 milioni dalla Lazio, 10 più Ilicic dalla Fiorentina. Che oltretutto valuta un giocatore in scadenza, appannato e accantonato per gran parte della stagione e pure dichiaratamente sul piede di partenza circa 6 milioni. Un'enormità, se si pensa che per Muriel in molti reputano eccessivi pure 25 milioni di euro. Ferrero e Romei giustamente valutano di trattenerlo a Genova anche l'anno prossimo, ed è ancora più logico considerando la cessione per certi versi imprevista di Schick. Venderlo a certe condizioni, e a certe quotazioni, potrebbe essere un'affare. Ma solo per chi lo compra. Per la Sampdoria, no di certo.

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    @MontaldoLorenzo

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