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  • Sanchez & Inler:|'Maledetto corazao'

    Sanchez & Inler:|'Maledetto corazao'

    I giocatori brasiliani, per loro stessa ammissione, hanno come hobby nel ritiro verdeoro guardare la telenovela “maledetto corazao”.
    I tifosi dell’Udinese devono sopportare la telenovela “Inler & Sanchez: che decideranno?”. Ogni giorno appare quello giusto, tutti a pendere da sapientoni esperti di mercato, tutti a vivisezionare parole.
    L’ultimo esempio è dato dalla solita radio Kiss Kiss dove Pozzo rimane imprigionato sempre più spesso. Parole chiare, traduzione meno.
    Su Inler il Paròn è esplicito: “«La situazione Inler? Non dipende da noi, a suo tempo trovammo l'accordo con De Laurentiis, siamo rimasti fedeli alla nostra parola, abbiamo avuto altre "ingerenze" subito allontanate, ora ci vuole buona volontà, i tempi sono ridottissimi. Se entro lunedì Inler non conclude con il Napoli, viene in ritiro con noi e non se ne parlerà più, non vogliamo essere un porto di mare. Abbiamo i preliminari di Champions ed il nostro tecnico deve sapere quale squadra allenare. A mio giudizio, al 95% il ragazzo resta ad Udine e non mi dispiace, perché è un giocatore importante, che nell'economia della nostra squadra ha valori importantissimi”.
Insomma la sensazione è che lo svizzero, senza troppe parole, abbia deciso di rimanere. Rimangono i dubbi degni di una telenovela che verranno svelate solo alla fine di sabato. Perché non dire subito no grazie? Perché non dire subito si grazie? Perché quel silenzio dopo il gol al San Paolo?

    Il calcio ha i suoi misteri e non lo neghiamo. E ha anche il dono di travisare banane per cipressi. Non sappiamo che significhi ma sappiamo che cosa voleva dire Pozzo su Sanchez nella stessa intervista. “Sanchez in azzurro un sogno impossibile? Di impossibile non c'è nulla. Aurelio mi ha sorpreso positivamente perché vuole fare le cose in grande, tant'è vero che per Sanchez ha formulato un'offerta economica interessante. L'operazione è complicata, ora deve "sbollire" la situazione della Coppa America, successivamente bisognerà vedere quanti contendenti ci sono e quanti club sono realmente interessati a lui”. Le cose in grande stile? Ma se Lavezzi e Hamsik hanno un mal di pancia da dover andare dal medico per rimanere, con Lavezzi che deve proprio cambiare aria. Senza dimenticare che Sanchez ha detto “O Barcellona o Udine”.

    Il punto, è che il cileno si deve rassegnare: come qualcuno l’ha definito, il presidente Sioux blaugrana, risponde così: “deve passare tanta acqua. Aspettiamo e vediamo”. Qui la traduzione è impossibile. Anzi nemmeno tanto.

    Il problema col Barcellona è che il corazao di Sanchez batte per quello blaugrana e che Guardiola vorrebbe il giocatore. Ma 40 milioni sono tanti anche per la squadra campione d’Europa, figurarsi per la terza piazzata in campionato. Senza offesa se Sanchez a questo punto dovesse partire sarebbe solo per Manchester, ma sponda United. Il City non cattura il cuore, se non quello del cantante degli Oasis. Solo che Sir Alex Ferguson è anche uno che sa come e dove spendere. Non arriverà mai a 40 milioni.

    Insomma due casi che poi tanto casi non sono: per Inler più passa il tempo meno è vicino al Napoli. Sanchez è difficile comprarlo per la squadra più bella del mondo: si tratta senza arrivare alla foce del famoso fiume.

    L’Udinese comunque ha fretta di sapere come finirà la vicenda Sanchez per non trovarsi spiazzata: quindo o entro una settimana si sblocca o rimane pure lui. Perché Piatti si è accasato a Valencia e Dos Santos degli Spurs potrebbe fare lo stesso al Wigan.

    Insomma una telenovela ben sceneggiata: ogni giorno una puntata, ma come tutte le telenovela noiosa come la Corazzata Potemnkin.


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