Mentre a Barcellona si festeggia l'arrivo di Neymar, in Brasile si cominciano ad addensare nubi scure per la divisione della somma incassata dall'operazione. Il cartellino del nuovo numero dieci della Seleção (che non ha brillato ieri nell'amichevole contro la Francia) era diviso fra un gruppo portoghese di investimento (Sonda) con il 40% dei diritti e il resto di proprietà del Santos. Prima che il Barcellona dichiarasse che il costo dell'intera operazione aveva avuto un costo di 57 milioni di Euro, il Santos informava che avrebbe ricevuto dal Barcellona solo 17 milioni per la sua parte di cartellino, mentre 11 sarebbe la l'arte spettante al gruppo di investimento, che però di fronte ai numeri forniti dal Barcellona ha già dato mandato al suo ufficio legale di fare chiarezza sull'intera operazione. Da quanto si evince dagli ambienti del Santos, il problema é che di questi 57 milioni, 30 sarebbero quelli ricevuti dal padre e impresario de Neymar come buonuscita, e che quindi non rientrerebbero nel costo del cartellino. Abbiamo appreso anche che fa parte dell'accordo l'intero incasso di due amichevoli fra il Barcellona e il Santos da disputarsi entro il 2014, e  il pagamento dell'opzione di acquisto di 3 giovani del Santos da parte del Barcellona. Per il gruppo Sonda questi valori ricevuti parallelamente configurano una forma di far diminuire il valore da dividere fra i due soci del cartellino, e per questo una battaglia in tribunale si delinea all'orizzonte.