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  • Sassuolo, Sansone a CM: 'Dispiaciuto per il caos Parma, chi ha sbagliato deve pagare. Sogno la Nazionale'

    Sassuolo, Sansone a CM: 'Dispiaciuto per il caos Parma, chi ha sbagliato deve pagare. Sogno la Nazionale'

    • Guglielmo Trupo
    E’ nato e vissuto in Germania, ma Nicola Sansone si sente italianissimo. Figlio di commercianti emigrati a Monaco di Baviera, i genitori di “Sanso” (come lo chiamano i compagni) gestivano un banco di frutta a Vallo di Lucania, in provincia di Salerno. E forse, se gli avessero predetto che sarebbe diventato un calciatore,   avrebbe fatto anche fatica a crederci. Cresciuto all’ombra di campioni del calibro di Ribery, Muller, di Gomez e di Schweinsteiger, è stato uno di quei 242 calciatori che il Parma ha tesserato nel pazzo mercato. “Quanto mi dispiace per il mio ex club, per il mio Parma, nessuno si poteva immaginare una situazione del genere” – dice Sansone a calciomercato.com -. Lui a Parma ci è prima passato - venne ceduto in prestito al Crotone nel 2011 – su imbeccata di Antonello Preiti, direttore dell’area tecnica crociata lo aveva soffiato al Bayern Monaco che lo aveva “allevato” fino all’età di 19 anni. Poi si ci era fermato assaggiando la Serie A (43 presenze e 8 gol), prima di essere ceduto al Sassuolo. Donadoni non credeva più in lui e Sansone si è vendicato con una doppietta magnifica, con un rigore procurato e con l’assist per il 4-1 di Missiroli. E, dopo il secondo gol, un’autentica perla, si è lasciato andare imitando Michael Jackson: “Sono scarso a ballare, ma era troppo bello il gol per non esultare”. 

    E’ stata una gara perfetta, poi contro la tua ex squadra…
    “Non avevo mai segnato contro il Parma, il calcio è così, mi dispiace per il mio ex club. Di solito mi esalto con le milanesi, ero tifoso da bambino di Inter e Milan”.

    E ci voleva anche per voi questa vittoria.
    “Abbiamo incontrato squadre forti, come Fiorentina, Lazio, Napoli, Juventus, il Parma ci ha dato filo da torcere nel primo tempo, non vincevamo da un po’, ci fanno bene questi punti”.

    E quell’esultanza poi, davanti a Donadoni, è un messaggio per lui che non ha creduto in te?
    “Dopo il primo gol non ho esultato, poi al secondo sì, era troppo bello per non esultare, questo è il calcio. Non penso di aver mancato di rispetto ai tifosi del Parma”.

    Perché ha lasciato Parma?
    “Donadoni non aveva fiducia in me come la ha avuta nel girone di andata o l’anno prima. Ho deciso di andarmene per giocare”.

    Lì non se la passano benissimo…
    “Per me è una grande sorpresa, non avrei mai immaginato che si arrivasse fino a qui, fino al fallimento”.

    Non vi siete accorti mai di nulla?
    “Non ci hanno mai detto nulla su questo. Ci dicevano che andava tutto bene”.

    Chi ha sbagliato?
    “Non devo fare nomi, tutti sanno chi sono i colpevoli. Le persone che hanno fatto i danni devono pagare, ora sono anche scappati, che vergogna. E’ impossibile che il Parma fallisca in maniera così veloce”.  

    Resti qui un altro anno? 
    “Non fatemi parlare di mercato ragazzi (ride ndc)”.

    Ma alla Nazionale ci pensi?
    “Io ho una grandissima voglia di andare a giocare con l’Italia, spero che Conte mi chiami, io sono pronto”. 

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