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    Sassuolomania: Bourabia e Boga

    Sassuolomania: Bourabia e Boga

    • Luca Bedogni
    Altra settimana, altre novità. Il Sassuolo sta cambiando pelle sotto i nostri occhi. Goldaniga, che sembrava diventato un punto fermo della difesa, è stato girato in prestito al Frosinone. Una rivoluzione totale a partire dalle fondamenta: dopo la perdita di Acerbi, via un altro centrale fatto e finito, che con la sua grinta aveva contribuito non poco al cambio di rotta impresso da Iachini lo scorso campionato. In quel ruolo ora restano Lemos, Letschert, Peluso (un jolly, sempre che rimanga), e l'altro jolly, Dell'Orco (più terzino in verità). Infine, l'unico sicuro titolare, cioè Ferrari. Al suo fianco vedremo chi saprà ritagliarsi un posto, chi sarà il più complementare, il più compatibile. Dipenderà molto dal gioco di De Zerbi, il quale chiede insistentemente ai suoi un'uscita del pallone il più possibile pulita. Purtroppo, al momento, le gerarchie di questo reparto non sono così chiare. L'impressione, salvo colpi di scena, è che la società voglia puntare su Lemos. E la cosa un po' preoccupa, a dire il vero. Non vorrei ci ritrovassimo forti e brillanti, belli e divertenti ma senza fondamento. La partenza di Acerbi, il cambio di modulo con le conferme di Lirola e Rogerio impongono una riflessione seria sulla solidità della squadra. Non possiamo più permetterci l'errore di sprecare un girone intero, per poi correre ai ripari nella sessione di mercato invernale. Non è sempre domenica. 

    Nel frattempo, mentre la difesa perde pezzi importanti, si parla di altri due colpi: il marocchino Mehdi Bourabia (classe '91) e l'ivoriano Jeremie Boga (classe '97). La prima operazione è stata annunciata in anticipo dal sito del Konyaspor, squadra turca che in stagione è arrivata quartultima in Super Lig, malgrado abbia partecipato alla fase a gironi d'Europa League, nel gruppo I, dov'erano Marsiglia e Salisburgo. Soltanto stasera è apparso il comunicato ufficiale sul sito del Sassuolo. Nel caso di Boga invece lo sapremo a breve. Alcuni oggi davano già scontate le visite mediche nei prossimi giorni, così come la firma. La verità è che il giocatore è a un passo dal Sassuolo ma manca ancora qualcosina.

    Di chi stiamo parlando: nel primo caso di un centrocampista di piede destro, alto 1,83, che ha cercato fortuna prima in Bulgaria, poi appunto in Turchia. Nato in Francia, a Digione, debutta in Ligue 1 col Grenoble (solo due presenze) nella stagione 2009/2010. Finito in Ligue 2, l'anno successivo colleziona 9 gettoni sempre con la stessa maglia. Dopo di che sparisce dai radar per due stagioni finché non ricompare in Bulgaria. E' qui che torna in massima serie e comincia a farsi notare. Cambia tre società, una per anno, poi finisce in Turchia, appunto nel Konyaspor. E' tecnico, ha dribbling e un buon cambio di passo, tutte cose che gli permettono di creare imprevedibili situazioni di superiorità numerica. Ma è datato anche di un buon calcio, sia per sventagliare che per concludere in porta dalla distanza. Un profilo utile anche per un centrocampo a due, quello che mancava.   

    Nel caso di Boga parliamo invece di un esterno sinistro (destro di piede) che all'occorrenza può fare anche la mezzala offensiva o il trequartista. E' un po' più basso del marocchino (1,74). Girato dal Chelsea al Birmingham, in Championship, ha giocato prevalentemente da left winger (31 presenze, 2 gol, 3 assist). Prometteva forse qualcosa di più, date le premesse. E' un dribblomane, molto rapido. Difficile togliergli il pallone, anche se spesso e volentieri perde tempi di gioco, innamorato com'è della sfera. Tecnicamente sa stupire. Tenta delle combinazioni impossibili e talvolta talmente impossibili da sorprendere pure i suoi compagni, prendendoli in controtempo. In una parola è ancora acerbo, benché molto dotato. Nel Sassuolo potrebbe giocarsi il posto con Di Francesco, o al limite fargli da sostituto. Sempre che non venga riadattato a mezzala. Qualche assist nel repertorio ce l'ha, passaggi corti, intuizioni verticali nello stretto, ma non aspettiamoci un giocatore dalla visione di gioco eccelsa. 

    In sintesi, risulta interessante e significativa la ricerca di profili dotati tutti di abilità tecniche sopra la media, rapidi per lo più, o per lo meno in grado di portare palla con grande incisività. Djuricic non fa eccezione.                      

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