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  • Sassuolomania: l'antipordenone

    Sassuolomania: l'antipordenone

    • Luca Bedogni
    Per ammissione stessa di Iachini, l'ottavo di Coppa a Bergamo, contro l'Atalanta, serviva ai neroverdi più come un test che altro. E infatti si è perso 2-1, dopo il 2-0 netto della prima frazione. Una sgambata per alcuni, i subentrati Magnanelli, Falcinelli e Politano, una vera e propria prova del nove per i giovani scesi in campo dal primo minuto, come il terzino brasiliano Rogerio, Cassata stesso, l'oggetto misterioso Frattesi, e infine il primavera Pierini, per la prima volta titolare in prima squadra in una partita ufficiale.

    Purtroppo sotto lo sguardo speranzoso e pragmatico di mister Iachini, non sono apparse indicazioni positive su loro conto. In difficoltà Rogerio su Orsolini, malino Frattesi (la Gazzetta ci va giù pesante: "un mezzo disastro"), inconsistente Pierini. L'Atalanta sembra aver scalzato il Sassuolo dal ruolo di acchiappa-giovani promettenti: una dimostrazione su tutte, il mismatch Orsolini-Rogerio.

    Detto questo, si può comprendere benissimo la strategia di Iachini che, sotto la veste del test, si è di fatto sbarazzato della Coppa. Ma l'incontro di ieri era pur sempre un ottavo di finale, qualcuno potrebbe obiettare. E potrebbe anche aggiungere che mai nella storia il Sassuolo era riuscito a raggiungere i quarti, e che quindi ci si poteva provare visto che l'avversario non era insormontabile. Idealisti? Perché, invece, pensare di fare punti contro l'Inter, questo sabato?

    E' stata una scelta, e probabilmente la scelta più corretta, considerando il tabellone della Coppa Italia. Sulla strada del Sassuolo si sarebbero frapposte prima il Napoli e poi, nella non migliore delle ipotesi ma quasi, probabilmente la Juventus. Meglio gettare la spugna, metterla sul test, e concentrarsi su un campionato iniziato malissimo, per raddrizzarlo al più resto.

    Il Sassuolo, pur indossando i medesimi colori, ha fatto la figura dell' antipordenone. Alla narrazione eroica dei ramarri, ha opposto un profilo così basso, da rasentare quasi il polo contrario, l'antieroismo. Per compensazione, speriamo almeno di vedere in campo sabato undici gladiatori. Un punto vorrebbe dire già fare un bel colpo, anche se l'Inter di questi tempi è in calo e potrebbe forse concedere il colpaccio. In realtà è molto probabile attendersi una reazione forte della squadra di Spalletti, che viene da due figuracce consecutive. Il brutto è pensare che dopo un così temibile avversario, il Sassuolo giocherà l'ultima contro la Roma, all'Olimpico. Sulla carta, 0 punti in due partite. In un momento di crescita evidente come è quello che sta attraversando il Sassuolo guidato da Iachini, non è che sia il massimo, specie se si pensa che è il giro di boa, e che dietro molte squadre potrebbero rifarsi sotto.

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