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  • Sassuolomania: undici sconfitte come il Pescara

    Sassuolomania: undici sconfitte come il Pescara

    • Luca Bedogni
    Era la partita più importante delle ultime tre, questa col Cagliari. Ci stava perdere a Firenze o in casa contro l'Inter, ma al Sant'Elia bisognava fare punti, possibilmente vincere. Molto semplicemente, uno scontro diretto, proprio come quello che il Sassuolo aveva vinto in casa contro l'Empoli qualche settimana fa. Serviva un bottino di 6 punti per togliersi da una zona molto pericolosa. Bisognava soprattutto scalciare in basso o aggrapparsi alle rivali: chi stava sotto (l'Empoli tuttora fermo a 14 punti) e chi stava sopra (il Cagliari, fino a ieri a 20).

    Con il rocambolesco 4-3 di ieri, il Sassuolo resta fermo a 17 punti, consentendo al Cagliari di balzare a quota 23. E' vero che a 20, ancora a portata di mano, c'è il Bologna con una partita in meno (dovrà giocare contro il Milan), tuttavia questa disfatta in terra sarda sprofonda i neroverdi in un Natale cupo. Stavolta non si potrà sbagliare il mercato, ma questo è un argomento che tratteremo meglio nel prossimo articolo.

    Oggi serve aprire bene gli occhi su un dato: delle 18 partite giocate in un girone di andata che si concluderà domenica 8 gennaio, quando arriverà il Torino al Mapei Stadium, il Sassuolo ne ha perse 11. UNDICI! Tante quante il Pescara che è ultimo, per intenderci, oppure una in meno di Crotone e Palermo, o se preferite una in più dell'Empoli. Queste squadre che ho appena citato sono andate piano piano a formare un blocco staccato dalle altre e contraddistinto dal fatto di aver superato la soglia delle 9 sconfitte (in cui staziona il Cagliari, ad esempio). Tra queste, naturalmente, al momento il Sassuolo "spicca" per  aver vinto più partite (5).

    Il club emiliano rispetto all'anno scorso perde un po' contro chiunque e, cosa abbastanza preoccupante e sintomatica, sembra aver disimparato a pareggiare (soltanto 2 pareggi in 18 gare).

    Mancanza di equilibrio, insomma, esemplificata al massimo dalla partita di ieri. Cominci sotto di un gol per una dormita di Lirola su calcio d'angolo (Sau era suo), poi ribalti il risultato con l'uno-due Adjapong-Pellegrini, e un minuto dopo il gol del sorpasso, al 33', lo stesso Pellegrini si fa espellere per un'entrataccia su Di Gennaro. Nella ripresa, sempre in dieci, raggiungi addirittura il 3-1 su rigore, così da assicurare il risultato in vista di un assalto finale assai probabile da parte dei padroni di casa. Passano solo quattro minuti e Marco Borriello dà il via alla rimonta. Al resto penserà Farias, invitato a completare l'opera prima da un liscio di Ragusa, poi da un "assist" di Lirola.

    A quest'ultima leggerezza del terzino spagnolo, peraltro già responsabile dell'1-0, Di Francesco ha dedicato particolare attenzione nel post-partita: "Sul quarto gol l'assist a Farias l'abbiamo fatto noi, è stato un errore grave". L'ennesimo, aggiungiamo dispiaciuti. Lirola non è decollato come si sperava, al momento non è stato all'altezza della situazione. Non fatevi ingannare da quel gol contro l'Athletic Bilbao; se sta giocando ora, è solo perché Di Francesco non può schierare Gazzola infortunato. E Gazzola l'anno scorso era una riserva.

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