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  • Sbando Inter

    Sbando Inter

    • Massimo Airoldi

    Che l'Inter ultimamente sia una società con più ombre che luci è ormai sotto gli occhi di tutti. Emblematiche le domande poste in modo curioso solo poche settimane fa che capeggiavano sugli striscioni esposti in Curva Nord allo Stadio Meazza, domande che non hanno mai avuto una risposta ferma e decisa.

    In questi ultime settimane pare però che lo sbando sia totale nella società, a partire da un presidente Moratti che non si capisce bene cosa intenda fare riguardo alla gestione di quote societarie, per proseguire con la questione stadio, per poi andare ad analizzare il mercato in maniera "apparentemente" improvvisata e probabilmente poco logica.

    Tralasciando la parte relativa alla cessione di quote societarie (ridicolae assurda la "pantomima" del gruppo cinese), la questione stadio si prolunga ormai da almeno un paio d'anni. Nonostante uno degli stadi pià belli d'Europa e del Mondo, come San Siro, si sono spesi denari, tempi e risorse per progetti vari relativi alla costruzione di uno stadio nuovo alla periferia di Milano. Si sono fatti viaggi all'estero, si erano presi contatti con vari personaggi e varie società estere per valutare alcune proposte e prendere spunto per alcune idee (AIK Stoccolma ad esempio)...per poi...tornare a San Siro (come probabilmente è giusto che sia). In pratica è come se si fossero disperse risorse e tempo per almeno un paio d'anni.

    Sulla questione mercato, l'Inter si sta privando di Cassano, l'unico calciatore che lo scorso anno, insieme a Palacio, abbia saputo dare "luce", imprevedibilità e creatività ad una manovra di gioco spesso sterile e prevedibile, capace di dispensare assist decisivi e di offrire un rendimento piuttosto costante e complessivamente positivo. I nerazzurri si stanno privando di un talento italiano (in una squadra in cui la percentuale di italiani è piùttosto ridotta), "svendendolo" per la "scommessa" Belfodil. Quest'ultimo pare abbia una valutazione ultramilionaria (addirittura si parla di oltre 17 milioni di euro) e rappresenta una scommessa. Cassano secondo molti, sarebbe dovuto essere il punto fermo di una squadra che ha bosigno di fantasia, di talento, di creatività. Un giocatore che Mazzarri conosce bene, interista e che solo in un paio di occasioni è andato "sopra le righe" nella passata stagione.

    Inoltre pare che l'Inter stia valutando proposte per Ranocchia, altro calciatore italiano, giovane, attaccato alla maglia, che è reduce da una stagione decisamente positiva (fino a prima delle noie fisiche delle ultime settimane della stagione), che gli ha permesso di riconquistarsi la convocazione di Prandelli. Cedere Ranocchia per andare a buttarsi su un altro difensore (Dragovic), dalla valutazione comunque elevata (si parla di almeno 10 milioni).

    La difesa della nazionale Under 21 è interamente composta da giocatori dell'Inter e tra questi, Caldirola è stato ceduto in Germania per "soli" 3 milioni di euro. Quando le squadre italiane bussano a quelle straniere, le valutazioni dei giovanissimo vanno alle stelle, mentre qui pare si "svenda", senza valorizzare il calciatore.

    Si dice spesso che bisogna valorizzare i giovani, che bisogna puntare sui vivai e poi abbiamo che puntualmente alla prima occasione, ci si rifugia su una "scommessa" straniera, strapagandola, piuttosto che su una "nazionale". Il caso lampante è stato Andrea Poli: l'Inter non lo ha riscattato per una valutazione discordante di poche centinaia di migliaia di euro con la Sampdoria, ha "svenduto" Snejider a causa di un milione di euro di differenza sul contratto, ha svenduto Julio Cesar e sta svendendo Cassano. Ma ha saputo strapagare gente come Quaresma, Pereira, Alvarez e Silvestre, tutti calciatori che non hanno convinto e tutte scommesse perse.

    Non si capisce il motivo per il quale nell'Inter non si possa mai puntare su calciatori italiani, bravi (Cassano e Ranocchia ad esempio) e cercare di fare un mercato che provi a portare in nerazzurro gente come Diamanti, Maggio, Montolivo (all'epoca a parametro zero dalla Fiorentina), Poli e altri. Invece si vanno a ricercare giovani scommesse de almeno 18-20 milioni di euro, gli si sta dietro per mesi e mesi e poi tutto svanisce (Esempi sono Lucas e Paulinho). Non si capisce perchè non si vada a fare un mercato che provi a portare in squadra a cifre relativamente "gestibili", calciatori sì giovani, ma affermati, anche stranieri, come ad esempio c'era occasione qualche tempo fa con Theo Walcott dell'Arsenal oppure recentemente con Tavez.

    La questione Basta, si sta prolungando da settimane e settimane ed è ancora ferma ad una fase di stallo, ad una cifra decisamente elevata e con la cosa praticamente certa della cessione di un ottimo giovane come Faraoni.

    Ha senso cedere Cassano (valutato 5 milioni) per Belfodil (valutato almeno 10 di più)? Aveva senso non riscattare Poli a 6 milioni per spenderne 13 per Pereira? Ha senso privare una squadra come l'Inter di giocatori di fantasia senza adeguatamente sostituirli? Ha senso svendere i propri talenti? Ha senso fare rientrare nelle contropartite, giovani calciatori lasciando il diritto di riscatto agli altri? Aveva senso rifiutare un'offerta per Snejider da oltre 20 milioni per poi cederlo a 6 a distanza di un anno? Aveva senso cedere Livaja per prendere Rocchi e tenerlo in panchina? Ha senso "abbandonare" il Trofeo Tim pegando una penale di 150 mila euro solo per non voler affrontare Milan e Juventus in gare da 45 minuti per un volere espresso di Mazzarri?

    Per il bene dell'Inter, sarebbe bene che ci fosse maggior chiarezza di posizioni, obiettivi, ruoli e soprattutto verso i tifosi, che sono il vero motore del calcio.

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