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  • Scandalo Copa Sudamericana. Il Tigre si ritira: 'Giocatori aggrediti dalla polizia'

    Scandalo Copa Sudamericana. Il Tigre si ritira: 'Giocatori aggrediti dalla polizia'

    La finale di ritorno della Copa Sudamericana è stata a lunghi tratti la partita di Lucas. Il gioiellino brasiliano in procinto di passare al Psg, nel primo tempo contro gli argentini del Tigre aveva timbrato un gol e servito l'assist per il 2-0 di Osvaldo. Poi però è successo di tutto e dalla partita "di Lucas" (l'ultima con la maglia del San Paolo) è diventato il "match della vergogna". Il Tigre infatti non è sceso in campo nel secondo tempo, denunciando un'aggressione durante l'intervallo. Ma proviamo a ricostruire i fatti.

    "Negli spogliatoi c'è stata un'imboscata della polizia: ci hanno assalito con bastoni e armi". Così la dirigenza del Tigre ha giustificato l'abbandono della competizione accusando il club brasiliano: "C'è stata un'imboscata. Trenta uomini della sicurezza ci hanno aggredito, uno ha puntato la pistola contro Albil (il portiere ndr). Poi è arrivata la polizia e ha cominciato a picchiarci" ha spiegato il responsabile della sicurezza del Tigre. "Non è partito un proiettile per miracolo. E' pura follia".

    Da lì la decisione di non tornare in campo. Scelta raccolta dall'arbitro che prima ha sospeso il match, poi ha negato di aver assistito all'aggressione limitandosi ad affermare di aver visto i giocatori feriti. Poi la decisione di aggiudicare l'abbandono del Tigre. La festa paulista, nonostante tutto, è partita sugli spalti e in campo.

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