Sette rose e una colomba, buona Pasqua!
Stiamo attraversando un momento della nostra storia decisamente critico e i motivi per essere felici non sono granchè. Eppure un minimo di serenità è nostro diritto cercarla e trovarla. Fuori, certamente, ma soprattutto in noi stessi. La cronaca, perlopiù macabra a livello internazionale, non aiuta. Lo sport, al contrario, ci può dare una mano almeno sul piano della consolazione.
Ieri, per esempio, tredici ragazze italiane delle quali sette titolari e le restanti a “fare gruppo” si sono conquistate il diritto di partecipare alle prossime Olimpiadi che si terranno in Brasile. Si tratta della prima squadra azzurra in assoluto che ha varcato il confine della qualificazione. Sono le nostre atlete della pallanuoto che, guidate dal coach Conti, tenteranno di arrivare a una medaglia come già accadde una volta in passato.
Sono quelle del “Sette rosa”. Sette come le ragazze dell’Erasmus che abbiamo salutato per l’ultima volta ieri. Sette perlopiù ventenni come l’età del nostro “giornale” quotidiano che proprio in questi giorni festeggia il nostro e soprattutto vostro compleanno di appartenenza. Settantamilioni di volte sette come l’altra metà del cielo che si affianca su questo mondo al genere maschile. Le donne di ogni razza e colore, con o senza velo, presidenti o casalinghe, madri o lesbiche o lesbiche madri, le cui voci insieme a quelle di tutti i bambini della Terra non vengono ancora sufficientemente amplificate come sarebbe doveroso e anche utile. La vita coniugata al femminile, anche quella dello sport, che mi piace veder raffigurata nel volo di una colomba. Serena giornata a tutti.
